Roma
Piante da frutto in fiore, inverno sparito. Siccità da paura: si spera nella pioggia


A dicembre e gennaio pioggia e neve sono state praticamente assenti nel Lazio (-90%). La situazione anomala è aggravata dal fatto che anche a novembre le piogge sono risultate dimezzate (49%). Senza dimenticare che l’autunno 2015, dal punto di vista climatologico, si è classificato come il più caldo di sempre, con una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiori di 0,96 gradi la media del ventesimo secolo – secondo elaborazioni Coldiretti su dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) che rileva le temperature nel mondo in tutti i continenti. Il caldo anomalo associato alla mancanza di piogge ha determinato, in qualche caso, la prefioritura delle piante da frutto.
"Al momento è bene evitare allarmismi - chiarisce Coldiretti Lazio - La terra in questi mesi riposa. Le coltivazioni in serra, come verdura e ortaggi, non hanno subito conseguenze o problemi di sorta. Uliveti e vigneti non sono a rischio. Non è ancora tempo di semine, dunque evitiamo allarmismi. Oggi non è ancora il caso di parlare di emergenza. Ma chiaramente la prolungata mancanza di piogge è un campanello di allarme. Attendiamo fiduciosi un prossimo cambiamento del quadro climatologico, atteso per la prossima settimana, nella speranza che arrivino piogge e soprattutto nevicate significative sui rilievi, che sono essenziali per la ricostituzione delle riserve idriche. Certo è che se in primavera dovesse continuare a non piovere allora veramente saremmo costretti a parlare di emergenza fino a dichiarare lo stato di allarme siccità/calamità naturale. A quel punto non solo sarebbero a rischio, già in primavera, le attività legate alle produzioni agricole, ma potremmo andare incontro, a seguito del prosciugamento delle sorgenti e delle falde acquifere, ad una estate drammatica con il serio rischio della compromissione pressochè totale delle coltivazioni e la perdita dei raccolti.