Piena autonomia per Roma Capitale. FI: “Nuovi poteri senza intesa con Regione”
Sarà lo Statuto della città a definire le materie su cui esercitare i poteri legislativi, ad eccezione della Sanità
Sarà lo Statuto di Roma Capitale e non più una intesa con la Regione Lazio a definire le materie su cui la città eserciterà i suoi nuovi poteri legislativi, ad eccezione della Sanità che rimarrà una prerogativa della Regione.
È quanto prevede un emendamento dei relatori alla riforma costituzionale, depositato in Commissione Affari costituzionali, da Stefano Ceccanti del Pd e Annagrazia Calabria di Forza Italia. Entro l’8 giugno, invece, dovranno essere depositati i sub-emendamenti agli emendamenti presentati dai due relatori in commissione Affari Costituzionali. Verosimilmente il voto inizierà dopo le Amministrative e il Referendum: la riforma è attesa in aula per il 20 giugno.
Roma Capitale, Calabria: "Entro due anni il nuovo Statuto"
"Dobbiamo assolutamente evitare che la riforma dei poteri di Roma Capitale possa scontrarsi con veti che ne inficino l'attuazione”, ha detto di Annagrazia Calabria che ha spiegato il motivo per cui, insieme a Ceccanti, ha depositato i due emendamenti che “rimettono allo Statuto di Roma l'individuazione delle materie su cui la città eserciterà i suoi poteri legislativi, a eccezione della salute".
"Nella cornice offerta dalla legge dello Stato, che disciplina l'ordinamento di Roma e le forme di leale collaborazione con la Regione Lazio, starà dunque al Campidoglio - prosegue Calabria - indicare in autonomia le materie e le competenze che ritiene necessario esercitare per offrire ai cittadini le giuste risposte, in relazione alle specificità della realtà economica, sociale e giuridica romana. E questo, grazie al secondo emendamento presentato, avverrà in tempi definiti e certi: entro due anni al massimo Roma dovrà adottare il previsto Statuto. La proposta iniziale di Forza Italia era sicuramente più avanzata, ma il risultato ottenuto rappresenta comunque un buon punto d'arrivo rispetto alle esigenze della Capitale e dei suoi cittadini. Se questa proposta verrà approvata, Roma sarà finalmente messa in condizioni di competere con le altre capitali europee", conclude.
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