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Roma
Quadraro, cambia nome la strada intitolata al ministro fascista Arrigo Solmi
La targa dedicata ai deportati del Quadraro

Ricorre oggi, 17 aprile, l'ottantesimo anniversario del rastrellamento del Quadraro, quartiere a sud di Roma, abitato - durante la seconda guerra mondiale - da partigiani e oppositori politici.

Il 17 aprile del 1944 il quartiere fu teatro di un drammatico rastrellamento a opera delle truppe nazifasciste che arrestarono e deportarono circa 2 mila persone.

Le celebrazioni

In occasione delle celebrazioni per la memoria del rastrellamento il Comune di Roma ha cambiato il nome di via Arrigo Solmi, ministro della giustizia fascista, e la strada è stata intitolata ai deportati del Quadraro. La targa toponomastica "Via Deportati del Quadraro: rastrellati dai nazifascisti il 17 aprile 1944" è stata svelata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, accompagnato dall'assessore alla Cultura capitolino, Miguel Gotor.

Gualtieri

"Si tratta di una decisione molto importante - ha detto Gualtieri -. Questa strada che oggi ospita il liceo dedicato a Teresa Pullace, la donna uccisa dai nazisti e che ha ispirato il film Roma città aperta, finora era intitolata al ministro della giustizia di Mussolini che firmò le leggi razziali".Il cambio toponomastico "è un segno tangibile di una distinzione tra chi è stato dalla parte giusta e chi è stato dalla parte sbagliata della storia - ha sottolineato Gualtieri -. È un segno di rispetto e omaggio alla tragedia del rastrellamento del Quadraro, per troppo tempo rimossa e dimenticata. Restituiamo dignità a quei martiri e togliamo il nome di una persona che si è macchiata di un crimine terribile, quello della Shoah". La giornata si è aperta al mattino presto e le iniziative hanno coinvolto le scuole del quartiere. Alle 10 è stata deposta una una corona di alloro al monumento dedicato ai deportati.

La Regione

"Siamo qui per commemorare un evento che ha segnato profondamente la nostra storia, l'anniversario del rastrellamento del Quadraro. Questo giorno ci ricorda l'importanza vitale che ebbe la resistenza al nazifascismo e l'importanza della memoria per la nostra comunità nazionale e in particolare per la città di Roma", ha detto l'assessore alle Pari opportunità del Lazio, Renata Baldassarre. "Non è soltanto un episodio della nostra storia ma un monito per il presente e per il futuro. Rappresenta la resilienza e l'indomito spirito di resistenza del popolo italiano contro l'oppressione e l'ingiustizia".Il rastrellamento del Quadraro "è un promemoria del coraggio e della determinazione dei nostri antenati nel lottare per la libertà e la democrazia, un promemoria prezioso da custodire gelosamente e tramandare con dedizione per tenere viva la lotta contro ogni forma di totalitarismo autoritario - ha proseguito l'assessore Baldassarre -. L'oblio non è un'opzione, non dobbiamo mai dimenticare le lezioni apprese dal nostro passato. Libertà e democrazia sono valori fondamentali che vanno difesi. Roma ha un ruolo fondamentale nella memoria, la Città eterna è stata testimone di molti eventi storici e ha saputo sempre resistere alle avversità, il rastrellamento del Quadraro è uno di questi eventi storici".

I presenti

Alle cerimonie di stamattina sono intervenuti anche i presidenti dei Municipi V e VII di Roma, Mauro Caliste e Francesco Laddaga. Nel pomeriggio si terrà un momento di riflessione in Aula Giulio Cesare in Campidoglio.







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