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Roma
"Raggi filo Putin", Calenda e Renzi vogliono toglierle la commissione Expo

Dopo la pubblicazione della chat del M5S dove Virginia Raggi condivideva teorie complottiste sulla guerra in Ucraina, Italia Viva e Azione chiedono che venga tolta all'ex Sindaca la commissione Expo. L'ex Sindaca replica: "Le mie parole sono state distorte".

"Virginia Raggi è filo Putin", il caso sollevato da Repubblica e smentito da Raggi attraverso i suoi canali social, è stato commentato e ripreso da alcuni esponenti romani di Italia Viva e Azione. Il pretesto giusto per chiedere, a gran voce, di togliere l'ex Sindaca dalla presidenza della Commissione straordinaria capitolina per Expo 2030, per la quale Raggi era stata votata e nominata poche settimane fa. La consigliera M5S era stata votata dalla stessa Azione che oggi chiede le dimissioni dopo aver letto i commenti rilasciati nella chat what's app "Quelli che il M5S" da parte della grillina sulla guerra in Ucraina. Commenti che sono stati poi spiegati dall'ex Sindaca sul suo profilo Facebook.

Raggi in chat: "Ucraina? Eterodiretto dall'Occidente"

L'ex Sindaca avrebbe sostenuto teorie complottiste sulla guerra in Ucraina parlando, addirittura, di "battaglioni nazisti" riferendosi al battaglione Azov. Non solo, sempre nella chat dove sono presenti altri esponenti e simpatizzanti del Movimento, Raggi avrebbe condiviso alcune teorie e pensieri che dipingono l'Ucraina come uno stato eterodiretto dell'Occidente.

Italia Viva Roma: "Raggi filo Putin? Non compatibile con Expo 2030"

Il coordinatore romano del renziani Marco Cappa ha affermato sul caso: "Dopo le posizioni no vax, ci mancava solo la propaganda filo Putin. Raggi, secondo scoop di Repubblica, rilancia tesi complottista anti Kiev su invasione russa. Il ruolo di presidente commissione Expo 2030 Roma non è compatibile con questa visione".

On.Nobili: "Raggi? Peggior sindaco della storia"

A rincarare la dose è anche il deputato di Italia Viva, Luciano Nobili, da sempre avversario della Raggi e che aveva espresso già una certa insoddisfazione quando fu posta a capo della presidenza della commissione Expo. Dopo le presunte dichiarazioni dell'ex Sindaca, Nobili ha dichiarato: "La Raggi, peggior sindaco della storia, no vax e filo Putin è la figura scelta dal Campidoglio per guidare la commissione sulla candidatura a Expo2030. Con che faccia Roma presenterà la candidatura? Con questa? Come avete potuto reinsediarla dopo che i romani l'hanno cacciata?".

Anche Calenda chiede le dimissioni

Questa volta a essere dalla parte di Italia Viva è anche il leader di Azione, Carlo Calenda. La lista civica di quest'ultimo aveva votato a favore della nomina di Raggi a presidente della commissione, ma dopo lo scoop delle chat ritratta. Calenda ha infatti scritto sul suo profilo twitter: "Abbiamo votato l’accordo sulle commissioni di minoranza proposto da Gualtieri, con molte perplessità e per ragioni di correttezza istituzionale. Ora basta. La Raggi già no vax e oggi megafono della propaganda russa se ne deve andare".

La Lista Civica Calenda esce dalla commissione

La capogruppo della Lista Civica Calenda in Campidoglio, Flavia De Gregorio, membro della Commissione Expo2030, prende le distanze dalle presunte posizioni filo-Putin della presidente M5S della commissione e ex sindaca di Roma Virginia Raggi e annuncia, in una nota, l'uscita del suo gruppo dalla commissione capitolina.

La replica dell'ex Sindaca: "La Russia è l'aggressore. Le mie parole sono state distorte"

Non si è fatta attendere la replica dell'ex Sindaca che si è difesa sul suo profilo Facebook. Raggi ha infatti scritto in un post: "Non sono una filo-putiniana o filo-russa: è evidente che in Ucraina ci sia un aggressore, la Russia, come è pubblica la mia contrarietà alla guerra come soluzione dei conflitti. Mi rincresce dover fare questa premessa (ritengo anche banali queste mie affermazioni) ma mi si vuole affibbiare questa “etichetta” per delegittimarmi. Ho detto pubblicamente che ho serie perplessità sull’invio di armi in Ucraina, così come ho detto che dobbiamo renderci liberi dal ricatto russo sulla fornitura del gas. Credo che vadano trovate delle soluzioni di mediazione tra le parti – ben vengano le trattative diplomatiche in corso – e che vadano comprese e approfondite le cause del conflitto. L’energia è, indubbiamente, la chiave per capire e quindi intervenire".

Guerra Ucraina, Raggi: "L'unica "arma" è quella di togliere potere al gas russo"

Virginia Raggi ha specificato che le teorie riportate in chat si riferivano alle soluzioni presentate nel 2014 da un deputato M5S per evitare la guerra fra Russia e Ucraina date le tensioni già presenti. Soluzioni di pace e per la pace, come specificato dall'ex Sindaca che sempre su Facebook ha aggiunto: "Ho condiviso in una chat privata le analisi sulle tensioni tra Russia e Ucraina che aveva fatto, fin dal 2014, l’allora parlamentare europeo Dario Tamburrano. Dario invitava ad intervenire prontamente per evitare che la guerra si estendesse dalla Crimea e dal Donbass a tutta l’Ucraina e all’Europa. Aveva ragione. Allo stesso tempo proponeva una soluzione: limitare l’incidenza del gas russo nelle forniture energetiche dell’Europa e investire nelle fonti rinnovabili. Ed è quello che, secondo me, dobbiamo fare. Per me è questa una delle “armi” che abbiamo per depotenziare il conflitto. Ovviamente, le mie parole sono state distorte per creare una contrapposizione tutta politica tra “buoni” e “cattivi” all’interno della quale chi non si adegua è ovviamente un “cattivo”. Per raggiungere l’obiettivo dell’indipendenza e della transizione energetica dobbiamo stare tutti dalla stessa parte" .

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