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Roma
Raggi e il lavoro in nero, la Lega tuona: "Dovrebbe far rispettare la legge"

Raggi e la "vicinanza al lavoro nero". Per la Lega è un'istituzionalizzazione dell'evasione.

"A causa del Coronavirus il turismo e il commercio nella Capitale è paralizzato con record di disdette in hotel e ristoranti che registrano una media del 40% di mancati incassi. Inoltre, la chiusura delle scuole ha prodotto circa 6500 lavoratori potenzialmente senza stipendio, tra coloro che lavorano nelle mense, assistono i ragazzi disabili e i dipendenti della Multiservizi ma la solidarietà della sindaca Raggi durante la trasmissione DiMartedì va anche a coloro che lavorano in nero, senza un regolare contratto di lavoro. Alla faccia dei valori della legalità e della trasparenza"

Sembra infatti un paradosso: il primo cittadino della Capitale, in quanto istituzione dello Stato, dovrebbe far rispettare la legge e non avallare alcune realtà che pur esistendo non possono essere istituzionalizzate in prima serata e in piena emergenza nazionale.” Cosi in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio

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