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Roma
Rifiuti, stop plastica nel mare: dopo il Tevere, barriera anche nell'Aniene

Una nuova barriera antirifiuti galleggianti, questa volta sul fiume Aniene. Dopo il successo di quella posizionata contro la plastica sul Tevere, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha inaugurato la nuova barriera all’interno della Riserva Naturale Valle dell’Aniene di RomaNatura.

 

Il progetto ha avuto uno stanziamento di oltre 215 mila euro: le barriere antirifiuti galleggianti diventano due e rimarranno posizionate per un anno intero sia sull’Aniene che sul Fiume Tevere lato Comune di Fiumicino in prossimità della foce. All’inaugurazione hanno partecipato anche Cristiana Avenali, Responsabile Ufficio di Scopo Piccoli Comuni e Contratti di Fiume della Regione Lazio, Antonello Ciotti, Presidente COREPLA e Maurizio Gubbiotti, Presidente di Roma Natura.

Obiettivo del progetto realizzato dalla Regione Lazio, è quello di intercettare i rifiuti galleggianti presenti nei fiumi, costituiti principalmente da materiale plastico, prima che arrivino in mare. Le plastiche compongono oltre l'80% del rifiuto presente in mare. I rifiuti marini, provengono per circa l'80% dalla terraferma e raggiungono il mare prevalentemente attraverso i corsi d'acqua e gli scarichi urbani, mentre per il 20% derivano da attività di pesca e di navigazione.

Per contrastare concretamente questo fenomeno, valutati i risultati di particolare rilevanza dell’intervento sperimentale sul Fiume Tevere soprattutto sotto il profilo ambientale, la Regione Lazio – Ufficio di scopo Piccoli Comuni e Contratti di Fiume, nell’ambito delle azioni intraprese per i Contratti di Fiume, ha deciso di raddoppiare i siti d’installazione delle barriere di raccolta dei rifiuti galleggianti, individuando oltre al fiume Tevere anche il fiume Aniene. Un’azione indirizzata al miglioramento della qualità delle acque e alla sicurezza idraulica del fiume, perché intervenire sulla qualità delle acque dell’Aniene significa, di conseguenza, agire sulle acque che arrivano nel fiume Tevere e poi in mare. Inoltre i rifiuti galleggianti intercettati e raccolti, con particolare riguardo ai rifiuti di imballaggi in plastica, saranno selezionati per verificarne l’effettiva riciclabilità grazie alla collaborazione di COREPLA, il Consorzio Nazionale per la raccolta il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica. Nel corso dell’inaugurazione è stato installato un cartello informativo dell’intervento e posizionata all’interno della Riserva Naturale una panchina in plastica riciclata, per rappresentare quanto può essere prodotto dalla plastica raccolta e avviata al riciclo, come è avvenuto nella sperimentazione del progetto sul Tevere, dove è stato attivato un vero e proprio processo concreto di economia circolare.

"Mi auguro che questa iniziativa aiuti a ritrovare un po' di fiducia nelle cose incredibili che si possono fare. Siamo davanti a un rischio, anzi a qualcosa che sta accadendo: la più grande discarica del pianeta rischia di essere il mare. L’80 per cento dei materiali che arrivano al mare provengono dai corsi d’acqua. Una massa incredibile di rifiuti che rimarranno li per decine di anni. E’ un tema che si conosce e per questo ci siamo mossi. Da qui questa iniziativa che é già stata sperimentata sul Tevere e l’altra barriera in pochi mesi ha bloccato molto materiale soprattutto plastico”, ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Con questa barriera toglieremo dal rischio di inquinamento una quantità di plastica incredibile - ha continuato Zingaretti - ma anche tanto materiale figlio dell’ignoranza e stupidità di persone che di notte buttano nei fiumi. Sono interventi importanti che cambiano la situazione per fare in modo che i nostri corsi d’acqua siano rifiuti free all’arrivo nel mare”.

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