Roma
Riforma Ncc, dietrofront del Governo: “Impegni violati, altro che cambiamento"
Uri, Confartigianato e Unica Taxi Cgil invitano il Governo a non fare passi indietro sul testo
La rivolta dei tassisti parte da Roma. Sindacati sul piede di guerra dopo il presunto dietrofront del Governo sul testo dell'Emendamento, presentato in commissione Bilancio in Senato, che disciplina il settore Ncc.
La protesta punta a scongiurare l'eventuaale passe indietro, che, sostengono una nota congiunta URI, Confartigianato e Unica Taxi Cgil, "risulterebbe un’ennesima e gravissima violazione di impegni formalmente presi".
"La situazione risulta ancora più inaccettabile se si considera che il testo dell’Emendamento era stato predisposto dal Governo e blindato ad ogni modifica richiesta sia da parte delle Organizzazioni Sindacali dei noleggiatori, che dei tassisti - si legge ancora nella nota condivisa - Sono ormai troppi anni che impegni formalmente presi dai Governi che si sono succeduti, vengono poi non rispettati e contraddetti dai fatti e l’ipotesi di un cedimento anche da parte di questo Governo alle pressioni e alle minacce della piazza, lo omologa – incredibilmente - ai precedenti. Se questo Governo è veramente "Il Governo del cambiamento' ha, nella coerenza rispetto al testo dell’Emendamento presentato ieri, un’occasione unica ed irripetibile per dimostrarlo. Se, effettivamente, la paura ed il cedimento rispetto alla piazza dovesse avere il sopravvento, il Governo si renderà responsabile dell’apertura dell’ennesimo fronte di forte contrasto sociale, avallando situazioni di decennale illegalità a cui l’Emendamento ieri proposto – pur nella emergenzialità del testo - poneva comunque un primo ed immediato rimedio".