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Roma
Ristoranti degli orrori a Roma: tra spaccio di droga e scarsa igiene

Ristoranti e locali dell'orrore scoperti dai Carabinieri a Roma: questo il bilancio di una serie di controlli eseguiti dai militari nelle zone della movida e dello shopping nella Capitale. Il bilancio è di due locali chiusi, uno dei quali per una questione di spaccio di droga, uno sequestrato per motivi igienici e altri quattro sanzionati, sempre per motivi di igienico-sanitari.

In particolare in zona Gianicolo, il 12 gennaio scorso, i Carabinieri avevano sorpreso il dipendente di un bar mentre vendeva una dosa di cocaina. Perquisendo il cameriere e il locale, i Carabinieri hanno trovato uno zaino di sua proprietà: dentro c'erano 20 grammi di cocaina e una pistola calibro 40 con 15 colpi. Perquisendo anche la sua abitazione, i Carabinieri hanno trovato altri 15 grammi di cocaina, 115 grammi di hashish e un caricatore compatibile con la pistola trovata dentro lo zaino. La Questura ha disposto quindi la chiusura del locale, in base all'art. 100 del Tulps.

Il ristorante chiuso per scarsa igiene

I Carabinieri della Compagnia Roma Centro, insieme agli uomini del Nas e del Nil sono invece intervenuti in un ristorante di Castro Pretorio, in cui hanno trovato una situazione di scarso igiene. Inoltre i prodotti utilizzati per preparare le pietanze non erano tracciabili e i gestori commettevano spesso inadempienze contrattuali nei confronti dei dipendenti. Per queste ragioni il locale è stato posto sotto sequestro e i gestori si sono beccati una multa da 16000 euro.

Altre sanzioni

Altri quattro locali hanno ricevuto sanzioni per un totale di 15mila euro. Sempre per carenze igieniche sono stati sanzionati il proprietario di un bar, i gestori di un ristorante cinese, i gestori di una pizzeria e di un supermercato. In tutto sono stati sequestrati 80 kg di alimenti di origine animale perché non tracciabili.

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