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Roma
Roma, appello delle Case Famiglia: “Le rette per i disabili vanno rimodulate”
La lettera aperta di Casaalplurale a Gualtieri: "Le rette sono un problema"

L'appello delle Case Famiglia di Roma e del Lazio al sindaco Gualtieri: “Occorrono almeno 18 milioni di euro per adeguare le tariffe per le 415 persone con disabilità in casafamiglia (e ancora di più ne occorrono per i minori in casa famiglia)”.

Così si legge in una lettera aperta inviata al sindaco Gualtieri da Luigi Vittorio Berliri, presidente di Casaalplurale, il coordinamento delle case famiglia di Roma e del Lazio. “Una lettera, aperta e pubblica, per trasformare un problema serio e sentito in un problema politico che vorremmo pubblicamente discutere con lei - si legge nella lettera - nel fare scelte di bilancio e di priorità nel governo della città ci siano alcuni criteri a dover guidare la scelta amministrativa. A nostro parere questi criteri ruotano attorno alla attenzione che si deve ai concittadini più fragili, più indifesi”.

La lettera si conclude con un invito al sindaco: “Questo è un invito formale: venga a trovarci in casa famiglia e parliamone lì!”.

Le tariffe per i disabili in casa famiglia

“Vogliamo mettere al centro dell'attenzione di questa riflessione le persone che sono in casafamiglia - continua la lettera - li operatori sociosanitari che ivi lavorano hanno affrontato una pandemia a rischio della loro stessa vita, stremati dalla stanchezza, mai pagati il giusto, non visti, ma hanno letteralmente salvato molti nostri concittadini. Le tariffe delle case famiglia furono fissate nel 1995 con una delibera sperimentale della giunta Rutelli, paragonandole a quelle delle case di riposo. Da allora nessuna manutenzione, nessuno ci ha messo le mani, nessuno al governo della città, finora, si è chiesto se nel mentre non fossero cambiate le norme, i costi del lavoro e nessuno si è chiesto se quel primo calcolo del tutto approssimativo e inesatto, fosse corretto e se sì in base a cosa”.

“Servono 18 milioni per le tariffe”

“Veniamo al punto - si legge - occorrono almeno 18 milioni di euro per adeguare le tariffe per le 415 persone con disabilità in casafamiglia (e ancora di più ne occorrono per i minori in casa famiglia). Benissimo il piccolo incremento di 7 euro che il consiglio comunale ha deliberato e che la Giunta ha confermato. Ma davvero non basta. Occorre parlarne, pubblicamente, perché dare risposta ai più fragili è dare risposta a tutta la città: è una responsabilità collettiva! Come possiamo, assieme, arrivare a questo obiettivo? Vogliamo fare un piano di azione pluriennale?”.

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