di Francesco Giro *
Il 2021 dovrebbe essere l'anno decisivo per il nuovo Colosseo, made in Italy. Ormai 10 anni fa, nel 2011, con la firma della Convenzione fra il Governo Berlusconi e la Tod’s S.p.a. di Diego Della Valle partiva una mega sponsorizzazione privata di 25 milioni di euro per il restauro integrale del monumento e la riqualificazione dell'area circostante, con la realizzazione di un Centro servizi per l'accoglienza, l'orientamento alla visita e il ristoro dei turisti del Colosseo.
Una colossale, è proprio il caso di dirlo, operazione tecnica mai realizzata in precedenza. I lavori di restauro del monumento iniziarono nel 2013, con il via libero definitivo del Consiglio di Stato dopo circa 30 mesi di liti giudiziarie. E oggi sono praticamente terminati e hanno interessato le due facciate del prospetto settentrionale e meridionale, i tre anelli e l'attico, i corridoi interni e i sotterranei.
Ora dovranno partire i lavori del nuovo Centro servizi, un'area circolare di 1700 mq e dal diametro di 30 metri, ricavata nella collinetta archeologicamente sterile situata fra piazza del Colosseo, Via di San Gregorio e Via Celio Vibenna. Qui verranno allestite le biglietterie, il bookshop, una ludoteca, una caffetteria, i servizi igienici e - mi auguro - anche uno spazio multimediale per illustrare ai visitatori, con l’ausilio delle nuove tecnologie della virtualità, un monumento altrimenti poco comprensibile.
Roma avrà la sua cupola sul Colosseo e sfiderà Parigi
Il tutto sarà coperto da un mantello verde, erboso e vegetale, a forma di cupola. Roma avrà così la sua Cupola del Colosseo, come Parigi ha la sua Piramide del Louvre. Una bella gara che vede il Colosseo - anche e soprattutto grazie a queste operazioni di restauro - a quota 7 milioni e mezzo di turisti, alle spalle del Louvre che con i suoi 8 milioni e mezzo resta il sito culturale più visitato al mondo. A quando il sorpasso? Magari con la spinta della nuova cupola.
* Francesco Giro, senatore di Forza Italia e Segretario del Senato della Repubblica
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