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Roma
Roma, la Giunta Raggi umilia il sociale per l'Ama Grancio: “Pacco di Natale”

di Cristina Grancio *

Il bilancio che si sta approvando in questi giorni nell’aula Giulio Cesare è l’ultimo che gestirà  la giunta Raggi perché il prossimo sarà il testimone che come in una staffetta verrà passato alla nuova amministrazione, ad aprile 2022 terminerà la presente consigliatura.

Il bilancio di Roma così è come un "pacco di natale” da destinare ad AMA. La maggioranza grillina per colmare le lacune in materia di rifiuti dettate che allo scarsissimo lavoro fatto in termini non solo di risultati, ma anche di progettualità, ha fatto sì che la maggioranza abbia messo mano ai fondi originariamente destinati al sociale per dirottarli per la realizzazioni degli impianti necessari a realizzare il piano industriale di AMA . Uno storno questo che è costato l’abbandono del consigliere pentastellato Angelucci, che ha dato le dimissioni in questi giorni durante le operazioni di approvazione del bilancio. Gesto che non ha dato adito a fraintendimenti in ordine ai motivi che lo hanno indotto a questa scelta. Un applauso ad Angelucci che, almeno, a differenza di altri suoi colleghi pentastellati Tranchina e Mariani precedenti dimissionari hanno addotto motivazioni personali.

Quei i 5 stelle che hanno mostrato capacità di critica, se oggi fossero stati in aula, avrebbero probabilmente, avuto la forza di sconfessare il lavoro della giunta e fatto virare la nave verso un porto diverso rispetto a quello del fallimenti politico. I vertici invece, forti della nulla esperienza politica/partitica di molti consiglieri e di un contratto che minaccia quotidianamente i consiglieri pentastellati di una pesante sanzione economica nel caso di passaggio ad un diverso gruppo politico, stanno affondando la nave col vessillo del “cambiare tutto affinché nulla cambi”, anzi peggiori.

E’ di pochi giorni fa, infatti, un passaggio in aula consiliare che ha il sapore del surreale ed espressione dell' incapacità politica di questa maggioranza ridotta alla volontà del solo consigliere Paolo Ferrara, che come tutti i consiglieri capitolini dovrebbe rappresentare tutta Roma e non un singolo municipio. Il consigliere Ferrara, originario di Ostia, è stato eletto nel 2016 con oltre 3500 preferenze di cui più di 3000 all’interno del municipio del litorale (cfr. fonte: http://www.francomostacci.it/wp-content/uploads/2016/06/rapporto_comunali2016.pdf),  ha presentato 130 emendamenti al DUP 2020-2021(documento unico di programmazione) tutti ad unica firma, la sua, e tutti sul predetto municipio, quasi 60 milioni di euro dedicati alla manutenzione straordinaria e alla sicurezza antincendio delle scuole.

Analizzando il documento del bilancio si comprende che questi emendamenti avrebbero gravato per un buon 20% sul totale di tutte le spese stanziate su tutti gli altri municipi di Roma.

In aula ho sollevato un dubio alla maggioranza: i 130 emendamenti su Ostia sono espressione di propaganda politica in vista delle prossime elezioni? Questa che suole essere una propaganda ha finalità di Interesse pubblico? Se dovesse mancare l’Interesse Pubblico siamo in presenza di un danno erariale? Dopo il dubbio sollevato la maggioranza approva 80 dei 130 emendamenti ed il giorno seguente Paolo Ferrara non si presenta in aula facendo decadere i rimanenti. 

Questo e non solo è il movimento 5 stelle, un movimento che fa una banale lista della spesa delle cose fatte come quella presentata recentemente da Grillo, che contestualmente perde la visione dell’insieme della città e delle sue emergenze; si pensi a quanto raccontato recentemente dalle cronache dei giornali in ordine al rischio concreto di Roma di perdere 13 milioni di euro stanziati dai fondi del Giubileo della misericordia, che sarebbero dovuti essere destinati ad interventi strutturali quali per esempio le caditoie; ed ancora in  clima quale quello che vive Roma di emergenza abitativa conclamata, l'amministrazione crede che la soluzione possa arrivare dai privati con l’housing sociale, o ancora in una capitale che conta nel 2019 la morte di 43 pedoni e di 100 negli ultimi due anni, la giunta Raggi dedica 30 milioni di euro alle piste ciclabili, importanti si ma forse la priorità è un altra.

* Cristina Grancio, consigliere DemA Gruppo misto

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