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Roma
Roma, rimborsi Ztl: il Comune non ha soldi. Roma Mobilità, buco da 1,2 mln

Un milione e 200 mila euro di buco nelle previsioni di Roma Agenzia Mobilità e neanche un euro nella cassa del Campidoglio per rimborsare chi, nel 2020 ha pagato il permesso per il Centro Storico, e poi si è visto spegnere i varchi causa lockdown. Non solo: i mancati rimborsi sono un caso politico, perché il nodo è stato sollevato dalla stessa maggioranza 5 Stelle in una sorta di autodenuncia.

La vicenda emerge con tutti i contorni grotteschi nel corso della riunione della Commissione mobilità di venerdì scorso, quando il presidente Enrico Stefàno (5 Stelle) convoca l'assessore Calabrese, il Dipartimento Mobilità, l'agenzia Roma servizi per la Mobilità e i rappresentanti basiti dell'opposizione che stentano a comprendere i motivi della convocazione. Dopo qualche secondo la scoperta chela delibera per i rimborsi approvata dalla Giunta è sballata perché non ha “copertura economia” e la Ragioneria l'ha rispedita al mittente. Un'ennesima brutta figura che diventa un giallo, poiché l'agenzia per la Mobilità che gestisce il servizio ha calcolato che nelle sue entrate c'è un buco tecnico di 1,2 milioni di euro. Quindi non solo teoricamente i permessi pagati andrebbero rimborsati, ma c'è la beffa dei conti di una partecipata del Comune.

La dichiarazione della responsabile del Dipartimento, la dottoressa Carolina Cirillo è eloquente: “La delibera fa avanti e indietro tra Dipartimento e Ragioneria. Nella delibera abbiamo scritto che in questo momento non riusciamo a pianificare le perdite per le entrate che derivano dalla mancanza dei rinnovi o della proroga dell'apertura Ztl. Economie sul nostro bilancio non le abbiamo con grande sincerità e i soldi non ce li possiamo portare da casa. Due distinzioni: mancate entrare per bus turistici pesano al 19 novembre per 2 mln; altra cosa sono i permessi che vengono pagati da residenti e commercianti. E questa quantificazione si attesta intorno al milione e 200 mila euro di minore entrata. La delibera che abbiamo inviato di nuovo alla Ragioneria”.

Ma la confusione che regna in Campidoglio è così tanta che la dottoressa Cirillo fa outing: “Per il car sharing, ci siamo sostituiti alla Ragioneria e poi abbiamo dato noi suggerimenti, però il nostro mestiere bisogna capire chi lo fa. Nel frattempo crediamo ci sia stata una discussione in Giunta perché quando si è trattato di rifare l'ordinanza per aprire la Ztl mi sono rifiutata, poiché avendo già i problemi per i permessi non fruiti sino al 30 agosto, non posso consentire lo stallo se non si chiarisce cosa si deve fare con quelli che hanno rinnovato il permesso. In questa situazione non sappiamo dove andiamo. Io il provvedimento per la proroga 2021 non so neanche come impostarlo. E' una decisione che spetta alla politica”.

A seminare il panico tra i vari “pezzi del Comune” ci ha pensato il presidente della Commissione Enrico Stefàno che poi prova a mettere “una pezza” al pasticcio, proponendo un emendamento al bilancio. In sintesi: il Comune non sa che pesci prendere, Stefàno alza il polverone e poi propone un emendamento di maggioranza a una delibera di Giunta senza copertura. Gioco facile per le opposizioni: “Ma quale emendamento, rifate la delibera e basta”. Il caos continua.

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