Immobili del Comune di Roma per le associazioni culturali e sociali arriva la rivoluzione con l'azzeramento di tutte le concessioni e un nuovo bando.
Ufficialmente il Comune presenta l'iniziativa come forma di tutela che “offrono servizi fondamentali per il territorio”, ma oltre le garanzie, in realtà la revisione delle concessione ha come obiettivo quello di recupera gli spazi di chi non paga e delle associazioni senza titolo.
Con il solito linguaggio buonista, è il sindaco Virginia Raggi ad annunciare il giro di vite: “''Da oggi queste realtà saranno maggiormente tutelate. Con una delibera di Giunta cambiamo le regole per la gestione del patrimonio immobiliare comunale in concessione, superando di fatto la delibera 140 del 2015 che imponeva lo sgombero per tutte queste importanti realtà. Pensate - sottolinea Raggi - fu approvata con il sostegno di molti che oggi si indignano alla sola idea di sgomberare un immobile. 'Noi invece garantiremo la possibilità di utilizzare i locali in concessione a tutte le associazioni che attualmente li occupano e che svolgono attività coerenti con l'originario titolo di assegnazione, purché siano in regola con il versamento del canone. Poi, con l'approvazione del nuovo 'Regolamento sul patrimonio immobiliare di Roma Capitale', si procederà all'aggiudicazione degli immobili mediante bando”.
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