Roma, Vigile urbano si autosequestra gli stivali tarocchi della divisa - Affaritaliani.it

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Roma, Vigile urbano si autosequestra gli stivali tarocchi della divisa

Un agente motociclista scopre che gli stivali sono col marchio China Export e li sequestra, "il comandante lo perseguita"

Un agente dei vigili urbani scopre che gli stivali di ordinanza sono contraffatti e li quoto-sequestra. Per tutta riposta il Comando lo manda sotto processo. Ma una volta assolto, il comandante apre contro di lui un procedimento disciplinare.

La storia surreale la racconta il sindacato Ugl della Polizia Locale di Roma: "Ha del paradossale l'odissea di S.L., agente in forza al Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, che nel Marzo 2015, nel vedersi consegnare degli stivali da motociclista con marchio CE contraffatto (china export anziché il logo Cee), aveva fatto null'altro che il proprio dovere, ponendo il materiale sotto sequestro, con tanto di convalida da parte dell Autorità Giudiziaria".

Continua l'Ugl: "Tale atteggiamento di dedizione al proprio dovere non era però affatto piaciuto alla dirigente, la dottoressa Raffaella Modafferi, la quale oltre ad avviare un improbabile procedimento disciplinare nei confronti degli agenti, richiedeva alla Procura della Repubblica di Roma, di valutare le eventuali "violazioni del segreto istruttorio"  e " danno di immagine" a carico degli stessi, fantasiose ipotesi, ovviamente non ravvisate dalla Procura che disponeva l'archiviazione".

Non basta, attacca l'Ugl: "Questa mattina, in via del Tempio di Giove presso l'ufficio procedimenti disciplinari, il secondo atto di quello che, da fonti sindacali, viene definita una vera e propria persecuzione da parte della dirigente: i vigili coinvolti sono stati convocati per la "riapertura" del procedimento disciplinare. Critica la posizione della UGL, che ha curato la difesa". "Siamo al paradosso - dichiara in una nota Marco Milani, Coordinatore Romano della UGL Polizia Locale - ci si accanisce contro dipendenti che hanno il solo difetto di svolgere fino in fondo il proprio dovere. In questo caso, non era nemmeno la prima volta, visto che lo stesso vigile è stato recentemente prosciolto da un altra accusa, da parte della medesima dirigente, per aver presenziato ad un udienza di convalida di un arresto dalle stesso eseguito. Ci auspichiamo che la nuova giunta sappia fare chiarezza sull’idoneità di alcune figure dirigenziali e sugli eventuali pendenze civili e penali dei nostri dirigenti. Efficienza e trasparenza della macchina amministrativa di Roma Capitale, dipendono anche da questo," concludono al sindacato