Sabaudia, vendesi mega villa dei misteri. Interni come un quadro di Escher - Affaritaliani.it

Roma

Sabaudia, vendesi mega villa dei misteri. Interni come un quadro di Escher

Scale e saliscendi dominati da uno scalone interno maestoso. Prezzo a sei zeri. Caccia al proprietario

Sabaudia, la megavilla misteriosa è in vendita da qualche mese, l'annuncio è apparso in alcuni siti stranieri specializzati nella compravendita di immobili, il prezzo è riservatissimo ma si mormora sia a sei zeri.


È impossibile che sfugga alla vista, sulla spiaggia di Sabaudia spicca come una Signora Antica a passeggio su una promenade. Proveniendo dalla fettuccia bianca ora d'asfalto celebrata da Alberto Moravia accedervi è come correre dietro al Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie: sembra di essere precipitati su una spiaggia americana, invece quelle che si indovinano in lontananza sono tre isole vulcaniche del Lazio. Lei è lì maestosa, piantata a cavallo della Duna come una signora antica. È la "villa misteriosa" prima dello stabilimento di Tony L'Egiziano che non si chiama così ma tutti lo chiamano in questa maniera e dove pare Bettino Craxi venisse a sbrogliare complesse questioni politiche. Al cancello sulla colonna d'entrata spicca in bella grafia il cognome di una famiglia, ma nessuno sa se i proprietari siano ancora quelli originari degli anni Cinquanta o semplicemente se è stato conservato il nome per un vezzo.

Un visitatore che è riuscito a penetrarvi ha raccontato di una magione che all'interno somiglia a un quadro di Escher, con scale, scalette e saliscendi dominati da uno scalone interno maestoso e di pavimenti originali.
L'affaccio sul mare è mozzafiato, i balconi la cingono completamente e fanno somigliare al ponte di una nave i terrazzi. Da ogni punto della casa è possibile vedere il mare. Frugando negli archivi del Comune c'è poco o nulla su questa casa, ma alcuni ben informati hanno raccontato che la persona che l'ha fatta costruire fosse un amico del Conte Volpi di Misurata, il proprietario di Villa Volpi, la "villa con le colonne" con affaccio sul mare e verso il lago di Paola. L’uomo al quale è intitolato il premio per la miglior attrice al festival di Venezia.
Fu lui a concedere il lotto di terra al proprietario il quale convocò un architetto al quale commissionò il progetto e la particolare facciata che è rimasta la stessa fino ad oggi, le fotografie lo testimoniano. La stanza che domina la costruzione, la torretta, era arredata con mobilio in tonalità mogano scuro che somigliava all'interno di una nave. Qualche notizia è filtrata anche sulla villa confinante,  nelle disponibilità di un "re della sanità" del Lazio impegnato pervicacemente  a non far conoscere il proprio nome e che divide con loro una fetta di vegetazione grassa e lussureggiante. Fino a qualche decennio fa un varco sempre aperto metteva in collegamento le due ville, si poteva accedere da una all’altra senza dover dover passare per cancelli e serramenti. Qualcosa univa i due proprietari. Poi il varco è stato chiuso ma è l’unico cambiamento che ha subito la residenza che continua a mantenere inalterato il suo alone di magia.

Varcato il suo cancello il tempo sembra scorrere molto più lentamente alcuni sostengono per effetto della Maga Circe e di un suo incantesimo. Uno scrittore americano sta lavorando a un romanzo ambientato proprio su quella spiaggia. Sono diversi anni che da agosto a settembre è possibile vederlo riempire block notes di appunti a mano libera,  seduto sulla spiaggia antistante la casa. Il pomeriggio beve whisky on the rocks al bar della cittadina sviluppando le idee e facendo domande. Un mistero nel mistero.