Sabella: "Nessuno ha anticorpi per la corruzione". In Comune troppi uffici e burocrazia - Affaritaliani.it

Roma

Sabella: "Nessuno ha anticorpi per la corruzione". In Comune troppi uffici e burocrazia

"In questo momento credo che gli anticorpi sulla corruzione non ce l'ha nessuno in Italia. Roma sicuramente in questo momento ha un problema in più rispetto a Milano, ha una diagnosi tardiva. E' stata fatta quando è arrivato il nuovo medico, vorrei dire all'ospedale della Procura della Repubblica". Così Alfonso Sabella, magistrato fuori ruolo e attuale asessore alla Legalità al Comune di Roma, in un'intervista al Gr3 prendendo spunto da quanto detto a Milano dal presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, che ha definito Milano citta' con anticorpi alla corruzione e capitale morale del Paese, afermazione che ha innescato forti polemiche un po' ovunque. Sabella aggiunge che comunque Roma "è anche la città che ha subito degli interventi molto importanti sul piano della corruzione, sono le operazioni che ha compiuto la magistratura e anche la pubblica amministrazione ha messo in atto quello che doveva fare e quindi dare le medicine giuste al malato Roma".

Quali siano queste medicine il magistrato fuori ruolo lo spiega: "Un piano anticorruzione e trasparenza che questo momento non ha nessuno in Italia, la rotazione dei dirigenti, un meccanismo di attribuzione delle pubbliche commesse". A Roma "gli interlocutori istituzionali sono troppi, ben 44 stazioni appaltanti, proprio per questa ragione oggi noi in Giunta approveremo la centrale unica di committenza a Roma e quindi sostituiremo le 44 stazioni appaltanti di cui Roma Capitale e' dotata con un'unica stazione appaltante. Quindi un solo interlocutore". Sabella sottolinea "abbiamo un'esigenza quella di rimettere in piedi il malato prima dell'otto dicembre, quando iniziera' il Giubileo e questo e' molto, molto complicato".