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Roma
Sciopero avvocati: Nesta, Ordine di Roma: “Nordio rispetti gli impegni”

L’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale, proclamata dall’Unione Camere Penali Italiane per i giorni 19/20/21 aprile 2023, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica relativamente alla mancata realizzazione della nuova stagione delle garanzie, pur prospettata dall’attuale governo.

Va detto chiaramente che non siamo di fronte ad una rivendicazione corporativa degli Avvocati ma ad una protesta finalizzata a garantire i diritti dei cittadini coinvolti nel processo, di fronte al mancato rispetto da parte del Governo degli impegni precedentemente assunti. In effetti i programmi di riforma liberale della Giustizia Penale, pur continuamente ribaditi dal Ministro Nordio, non stanno trovando attuazione.

La riforma costituzionale per la separazione delle carriere ha subito una battuta d’arresto, nonostante la indubbia esigenza di far cessare la commistione tra organi requirenti e giudicanti e di consentire, quindi, un’effettiva parità delle parti ed un Giudice terzo ed equidistante.

Quando Falcone diceva: "Il pm non deve avere nessun tipo di parentela col giudice"

Esigenza questa, peraltro evidenziata 30 anni fa, da Giovanni Falcone, il quale affermava “Il P.M. non deve avere nessun tipo di parentela con il giudice e non deve essere, come invece oggi è, una specie di paragiudice”.Invero, le riforme dell’ordinamento giudiziario appena varate, come esattamente rilevato dall’Unione Camere Penali, si sono fermate oppure si assecondano i tentativi di non renderle operative (fascicolo per la valutazione personale dei Magistrati, distacchi ministeriali e c.d. porte girevoli).L’Avvocatura, quindi, in considerazione di una politica nazionale che mostra di non tutelare adeguatamente il diritto dei cittadini ad avere un processo giusto e di ragionevole durata, come previsto dall’art. 111 della Costituzione, ha il dovere di intraprendere ogni opportuna iniziativa per contrastare ogni condotta in contrasto con  i principi liberali del nostro codice e per stigmatizzare ogni deriva verso il populismo giudiziario.È auspicabile che il Ministro, nel rispetto degli impegni assunti, avvii al più presto un tavolo di lavoro, che veda la partecipazione dell’Avvocatura, riconoscendone quel ruolo di interlocutore essenziale per la funzionalità e l’efficienza del sistema.

Paolo Nesta, presidente Ordine Avvocati Roma

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