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Roma
Scivolone Raggi. Si scorda una consulenza con amici di Civitavecchia

"Tengo famiglia", "l'omo ha da campà", l'avvocato pure e anche il candidato sindaco Virginia Raggi che troppo presa nella costruzione della sua immagine televisiva, si dimentica di una consulenza ricevuta dalla Asl di Civitavecchia nel 2014 per un recupero crediti per una cifra pari a 13 mila euro.
Solo che il creditore nel frattempo è morto ma ciò non ha impedito all'avvocato Raggi di incassare una parcella da 1878 euro, anticipo di un incarico del valore di 13 mila euro.
A rivelare che la candidata a sindaco di Roma è una "smemorata a 5 stelle" è Il Fatto Quotidiano che ha spulciato tra le carte dell'azienda sanitaria di Civitavecchia (città amministrata dal Movimento) è ha trovato incarico e ricevuta di pagamento. Sia chiaro: nulla di irregolare, il lavoro va pagato. Ma ciò stupisce è invece la serie di dimenticanze della Raggi, iniziate con l'omissione della sua esperienza con lo Studio Previti per finire con l'incarico di amministratore ricevuto dallo studio Sammarco per una società che faceva capo alla segretaria di Panzironi, all'epoca ad di Ama. Tra un vuoto mnemonico e l'altro, la candidata rischia di far perdere la faccia al Movimento Cinque Stelle.
Ed è evidente che il Pd sguazza nei neuroni dellavvocato Raggi, decisamente provati dalla campagna elettorale. Così il senatore Stefano Esposito si scatena: "Notiamo con una certa apprensione che la candidata Virginia Raggi, sarà lo stress della campagna elettorale, soffre di continue amnesie. Scopriamo, dopo che anche in TV ci ha raccontato di vivere solo dello stipendio di consigliera comunale, che nel 2014 ha ricevuto dalla Asl di un comune amministrato dai 5 stelle un incarico per recuperare soldi da uno che oggi è morto. Consulenza da 13 mila euro che lei si è sempre dimenticata di citare, anche da ultimo nel dibattito su Sky. Una ennesima amnesia proprio come quella sullo studio Previti e sulla società di cui era Presidente, società legata al braccio destro di Alemanno, Panzironi".
Prudente e istituzionale la posizione di Nicola Zingaretti: "Io non ne sapevo nulla. Un presidente della Regione, com'è ovvio, non interviene nelle singole decisioni gestionali che spettano agli apparati amministrativi - ha aggiunto ma di sicuro è mio dovere verificare che queste scelte avvengano nel pieno rispetto dei criteri di legittimità e opportunità. Ho appena chiesto alla Asl di Civitavecchia di relazionare sulle ragioni che hanno portato ad affidare l'incarico in questione, il suo oggetto e l'importo e, cosa più importante, i risultati raggiunti dalla Asl grazie al lavoro che avrebbe dovuto essere svolto".

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