Scontro Coni - Radicali: il Comune congela il referendum su Roma 2024 - Affaritaliani.it

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Scontro Coni - Radicali: il Comune congela il referendum su Roma 2024

L’iter del referendum sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 promosso da Radicali Italiani e Radicali Roma è stato 'congelato' da Roma Capitale a seguito di una lettera con la quale il Coni ha sollevato delle obiezioni sul quesito referendario. "Ma non ne aveva alcuna facoltà - denuncia Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e capolista a Roma della lista Radicali - e nonostante essa si fosse già positivamente conclusa con il vaglio della commissione capitolina competente".

Riccardo Magi ha illustrato, insieme al segretario di Radicali Roma Alessandro Capriccioli e all’avvocato Francesco Mingiardi, il ricorso già presentato al Tar per impugnare l'atto di sospensione firmato dal vicesegretario generale, e ha annunciato di stare valutando anche una denuncia in sede penale.
"Si tratta di un chiaro tentativo di boicottaggio del referendum. Il quesito che abbiamo depositato due mesi fa in Campidoglio con le firme di mille cittadini romani, il 18 aprile scorso era già stato giudicato ammissibile dalla commissione per i Referendum di Roma Capitale, composta dai professori Vincenzo Cerulli Irelli e Paolo Ridola, ordinari di diritto amministrativo e diritto pubblico comparato presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, dal professore Giovanni Guzzetta, ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università di Roma Tor Vergata, dal Segretario Generale, dott.ssa Petrocelli, e dal Capo di Gabinetto, dott.ssa Proverbio", spiegano Magi e Capriccioli. "Quindi - spiega l'avvocato Francesco Mingiardi - Il Comune sta violando il suo regolamento in quanto solo la commissione referendaria, e non il vicesegretario, avrebbe potuto sospendere la procedura. Il regolamento infatti non ammette l'intervento di soggetti terzi come il Coni nel procedimento referendario. Per tanto la lettera con cui il Coni ha sollevato delle obiezioni sul quesito si configura come grave interferenza". "La sospensione - continua Riccardo Magi - è un atto illegittimo che rappresenta una violazione arbitraria e compromette gravemente la raccolta firme e la riuscita della campagna referendaria. Abbiamo già depositato ricorso al Tar, c'è però anche un aspetto anche penale. Il Coni, infatti, ha esercitato un'ingerenza indebita e grave, ma la responsabilità è di chi di fronte a questa lettera ha in modo illegittimo sospeso questo procedimento. Ecco perché valutiamo un esposto alla Procura per omissione di atti d'ufficio, abuso d'ufficio e attentato ai diritti civili e politici dei cittadini. Ci rivolgiamo dunque direttamente al commissario prefettizio Tronca auspicando che l'amministrazione torni immediatamente sui suoi passi", conclude Magi.