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Roma
Sentenza storica: le rubano carta e pin, ma ottiene il rimborso dalla banca

I ladri entrano a casa di una donna e le rubano la carta di credito e il pin lì presente per poi prelevare in poche ore 1157 euro. Dopo il rifiuto al rimborso da parte della banca la consumatrice ha ottenuto la somma di 1107 euro dopo essersi rivolta all'Arbitro Bancario Finanziario.

Un rimborso che fa giurisprudenza quello ottenuto da una donna alla quale i ladri hanno rubato carta di credito e pin, dopo essersi introdotti nella sua abitazione, e hanno effettuato varie operazioni di prelievo del denaro nelle ore successive al furto.

La banca aveva detto "no" al rimborso

La donna aveva chiesto rimborso alla banca d'appartenanza, la Credit Agricole, che però aveva rifiutato la richiesta in quanto la consumatrice era "colpevole" di non aver custodito con diligenza le credenziali della carta di credito. Soprattutto i prelievi erano stati effettuati in maniera, apparentemente, regolare digitando il corretto pin e il microchip della carta senza registrare alcun errore durante i sette prelievi effettuati dai malviventi.

La vittoria presso l'Arbitro Bancario Finanziario

A quel punto la donna, associata a Confconsumatori, si è rivolta all'Arbitro Bancario Finanziario(Abf) che ha escluso la "colpa grave" della donna in caso di furto in appartamento. La consumatrice non aveva commesso nessuno sbaglio in quanto la propria abitazione è ritenuta "un luogo riservato dove massimamente si esercita il controllo sui propri beni" e quindi aveva rispettato il normale canone di diligenza nell'utilizzo degli strumenti elettronici.

Il rimboro di 1107 euro

L'Abf ha riconosciuto la totale assenza di furto quando si è vittima di furto e ha condannato la banca Credìt Agricole al rimborso di 1107 euro.

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