Roma
Senza personale e senza uffici. "Caos drammatico al Tribunale". 350 dipendenti in prestito dalla Regione
Carenza di personale e di spazi. Il presidente della Corte d'Appello di Roma Luciano Panzani è tornato a parlare dei problemi degli uffici giudiziari della capitale. "Il problema dei locali è veramente drammatico - ha detto - dai conti che il mio ufficio ha effettuato complessivamente gli uffici giudiziari romani necessitano di 90 mila metri quadri coperti ed in questo problema ci sono anche le locazioni passive, locali che costano molto allo Stato".
"Quello della dignità non un problema meno importante - ha segnalato il procuratore generale, Giovanni Salvi - Se riuscissimo ad avere anche la caserma Manara questo ci consentirebbe di trasferire gli uffici civili per renderli dignitosi, chiunque sia andato negli uffici civili ha constatato che non si possono trattare con dignità i cittadini".
Nel frattempo è stato siglato un accordo annuale tra il ministero della Giustizia e la Regione Lazio per l'assegnazione di circa 350 dipendenti regionali negli uffici giudiziari del distretto della Corte di Appello di Roma, Viterbo, Frosinone, Latina, Rieti, Velletri, Cassino, Tivoli e Civitavecchia. L'accordo, sottoscritto anche dal presidente della Corte d'appello, Luciano Panzani, e dal procuratore generale, Giovanni Salvi, nasce per la realizzazione di progetti di interesse specifico che prevedono sinergia e collaborazione tra istituzioni diverse e l'assegnazione temporanea di personale presso altre pubbliche amministrazioni.
L'intesa è stata pensata in vista del Giubileo quando gli uffici giudiziari del Lazio in generale e di Roma in particolare saranno gravati da maggiori difficoltà, con effetti sul sistema socio-economico del territorio regionale e sugli investimenti e lo sviluppo economico nel tessuto regionale.
La Regione Lazio, dunque, ha deciso di mettere a disposizione le proprie forze lavorative per rafforzare l'efficacia e l'efficienza degli uffici regionali con particolare riferimento al governo del territorio e all'apparato giudiziario, con il fine di garantire il massimo risultato anche in tema di ordine pubblico e sicurezza. All'interno di un contesto di razionale utilizzo di risorse pubbliche, la Regione Lazio, dunque, offrirà un'azione di rilevante supporto amministrativo attraverso il proprio personale, che una volta coinvolto in questa nuova esperienza avra' la possibilita' di accrescere anche le proprie competenze professionali.
Il ministero della Giustizia assicurerà, presso i singoli uffici giudiziari, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale regionale temporaneamente assegnato. Tale forma di collaborazione interistituzionale comporterà un importante momento di accrescimento delle competenze professionali del personale regionale coinvolto.
I progetti saranno redatti dagli Uffici interessati e trasmessi alla Regione per il tramite della Corte d'Appello o della Procura Generale e dovranno riguardare le varie fasi di gestione amministrativa dei procedimenti giudiziari nelle quali siano individuate particolari criticita', incidenti sui tempi o sulle qualità delle procedure. L'individuazione avverra' attraverso un avviso interno della Regione che acquisirà la disponibilità degli interessati all'assegnazione al progetto formativo presso gli Uffici giudiziari.
I nominativi del personale regionale individuato verranno comunicati agli uffici interessati dal Ministero. Il personale regionale assegnato all'ufficio giudiziario non potra' svolgere attivita' di assistenza al magistrato e all'udienza e dovra' sottoscrivere un documento formale in cui si impegna a garantire la riservatezza degli atti e dei documenti trattati e il rispetto della privacy delle persone coinvolte. Il trattamento economico rimane interamente a carico della Regione e corrisponde a quello previsto dal contratto di comparto di appartenenza (Regioni - Enti Locali).