Roma
Sequestrano conducente e passeggeri, poi dirottano il bus: notte folle a Roma

Tre persone sono state arrestate con le accuse, a vario titolo, di rapina, sequestro di persona e interruzione di pubblico servizio
Rapina, sequestro di persona e interruzione di pubblico servizio. Notte di Follia a Roma, dove tre persone sono salite a bordo di un autobus senza mascherina e, quando il conducente li ha invitati ad indossarla, hanno danneggiato la vettura, aggredito un passeggero e dirottato l'autobus.
Non solo. Uno di loro ha infatti costretto l'autista a consegnargli i soldi che aveva addosso. Tre persone, due romeni di 22 e 19 anni e di un polacco di 31 anni, sono stati arrestati dagli agenti della Polizia del XIV Distretto Primavalle su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Roma, e richiesta dalla locale procura della Repubblica. Sono accusati, a vario titolo, di rapina, sequestro di persona e interruzione di pubblico servizio.
Dirottano l'autobus a Roma: gli eventi
Nella notte del 29 marzo scorso, in zona Selva Candida, gli agenti della polizia sono intervenuti dopo la richiesta da parte di due conducenti di autobus, che avevano denunciato di essere stati aggrediti durante il turno di lavoro. Secondo quanto emerso dalle indagini, alcuni giovani erano saliti a bordo di un autobus senza mascherina e avevano reagito alla richiesta di indossarla, danneggiando la vettura, aggredendo un passeggero e dirottando l'autobus.
L'aggressione al secondo autobus
Prima di scendere uno di loro aveva poi costretto l'autista a consegnargli i soldi che aveva addosso. Uno dei tre giovani era poi salito anche su un secondo autobus, tentando di farlo partire anzitempo, percuotendo il conducente, danneggiando la vettura e tentando di asportare l'estintore in dotazione, senza però riuscirci. Una volta sceso dal mezzo, ha tirato un sasso contro il deflettore sinistro del veicolo, rompendolo, per poi allontanarsi.
Incastrati dalle testimonianze e dalle videocamere
Gli investigatori, confrontando le testimonianze delle vittime con le immagini fornite dalle videocamere di servizio presenti all'interno degli automezzi, sono riusciti ad identificare i tre soggetti. Dopo la richiesta della procura della Repubblica, il gip del Tribunale di Roma ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare con cui ha disposto per due di loro la misura degli arresti domiciliari, mentre per il terzo la custodia cautelare in carcere.