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Roma
Sesso e violenza in tv, Pro Vita denuncia la Rai: "Telefilm raccapricciante"

Pro Vita&Famiglia Onlus decisa a denunciare la Rai per aver mandato in onda, in fascia protetta, "un telefilm raccapricciante con scene di sesso, omosessualità e violenza". Sono state raccolte già 25.000 firme per sanzionare l'emittente televisa per il mancato rispetto della fascia protetta.

Il 7 gennaio Rai 2 ha mandato in onda alle 19:40 il telefilm 9.1.1 con scene giudicate "raccapriccianti" dalla Onlus conservatrice. Il programma non è l'unico contestato dalla onlus.

Pro Vita: "Bambini spaventati da scene in tv"

Pro Vita ha spiegato: "Immaginati la scena: sei sul divano con tuo figlio di 8 anni, o tuo nipote di 6. Guardate la TV insieme prima di cena, scorri i canali… quando all’improvviso, il bimbo sgrana gli occhi disgustato, spaventato, confuso, inorridito: vi trovate difronte scene violente, oscene, volgari e discorsi sessualmente espliciti. Pensi: com’è possibile? Sono solo le 19.40 e stai guardando la Rai. No, non è uno scenario di fantasia. E non venire a dirci che non si deve parlare “di queste cose per darle notorietà”.

Scene contestate

Le scene giudicate raccapriccianti da ProVita sono le seguenti: "Uno psicopatico mezzo nudo coperto di sangue abbattuto dalla polizia mentre divora un uomo, un gruppo di donne incinte (di cui una con "utero in affitto") che partoriscono improvvisamente insieme mentre sono in palestra, una donna lesbica si intrattiene morbosamente a letto con la compagna prima di tradirla con l'amante, uno dei partner di una coppia gay si contorce dal dolore finché un vigile non gli estrae dall'ano, lentamente ed ostentatamente, un lungo e osceno verme solitario... ".

Le azioni di ProVita

L'associazione onlus ha protestato nei giorni passati sotto la sede della Rai anche in vista del Festival di Sanremo e ha deciso di presentare una formale denuncia su "il caso osceno del telefilm", così come è stato definito. Pro Vita&Famiglia ha già raccolto in questi giorni 25.000 firme per chiedere al comitato "Media e Minori", che si riunirà il 10 febbraio sul caso, "di sanzionare la Rai per il mancato rispetto della fascia protetta". La Onlus invita a fare una donazione ("35 o 15 euro" si legge nella nota) per sostenere le azioni che metteranno in campo. Fra queste: "Ripetere in tutta Italia un corso per aiutare i genitori a difendere i loro figli dai rischi dell’iper-digitalizzazione e iper-sessualizzazione dilagante, che abbiamo già organizzato con l’aiuto di psicologi ed esperti di dipendenze, distribuire migliaia di copie dell’opuscolo che abbiamo già preparato sul dramma della sessualizzazione dei minori sui media, realizzare e diffondere sui social network uno spot di sensibilizzazione sociale e un video informativo sui pericoli che i minori incontrano sul web, tra cui quello, terribile, della pedopornografia, continuare la campagna contro l’abuso del nostro canone Rai obbligatorio per fare propaganda Gender e LGBTQIA tramite programmi come Sanremo".

Pro Vita contro Sanremo

Pro Vita non è la prima volta che si scaglia contro la Rai. Più volte l'onlus ha criticato le scelte mandate in onda e le proteste si sono concentrate in passato contro il ddl zan, l'eutanasia e l'aborto. Anche il festival di Sanremo è finito nel mirino della Onlus e, in particolare, l'esibizione del cantante romano Achille Lauro nel corso della prima serata. L'artista ha finto, infatti, di battezzarsi sul palco. Pro Vita &Famiglia ha commentato così la perfomance: "Ancora blasfemia, pronti camion-vela intorno all’Ariston e valutiamo lo sciopero nazionale del canone Rai".

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