"Siamo stufi di Ignazio Marino". I sindacati: "Blocchiamo Roma" - Affaritaliani.it

Roma

"Siamo stufi di Ignazio Marino". I sindacati: "Blocchiamo Roma"

E' rottura tra Cgil, Cisl e Uil e il sindaco Marino. Ad annunciarlo gli stessi segretari generali di Roma e Lazio che annunciano la "manifestazione dello strappo" sabato 23 maggio alle ore 9 con un corteo che partirà da piazza Esquilino e arriverà a piazza SS Apostoli per "costruire la Capitale dei diritti, del lavoro e della solidarietà".

"Questa manifestazione segna la rottura del rapporto con l'amministrazione capitolina - ha annunciato il segretario generale Cgil Roma e Lazio, Claudio Di Berardino -. Non ci rassegniamo a una città che continua ad essere in piena emergenza abitativa, a un peggioramento della qualità della vita e dei servizi, a una contrazione e riduzione dei servizi pubblici nelle periferie, al taglio lineare del sociale, una città in preda ad una crisi profonda fatta ancora di tanta disoccupazione. Con questa manifestazione rimettiamo al centro il tema del lavoro e degli appalti, del fisco. Lo abbiamo chiesto da tempo, il tema è sempre più urgente: definire un progetto, unire le forze per determinare una forte rigenerazione morale ed etica. Non abbiamo bisogno di guastatori di relazioni sindacali come è il sindaco ma serve che l'amministrazione sia capace di ascoltare per avviare un modello di sviluppo di questa città. Deve finire lo scimmiottamento dell'uomo solo al comando".

Per Mario Bertone, segretario generale Cisl "abbiamo deciso di proclamare questa iniziativa perché i bilancio di un Comune non è solo un'operazione contabile ma deve garantire la programmazione delle entrate, delle uscite, in funzione della soluzione dei bisogni. Questo deve valere per tutte le città e anche per la Capitale che invece ha fatto solo un'operazione contabile. Questo non va bene. Noi abbiamo grandi problemi a Roma, solo un sindaco distratto non se ne accorge, un primo cittadino che pensa solo al suo consenso. Siamo felici che lui abbia deciso di ricandidarsi ma a noi stanno a cuore i problemi dei giovani, delle famiglie, dei lavoratori, dei pensionati. Marino si occupi di Roma. Noi chiediamo che il sindaco e le istituzioni governino e trovino le soluzioni ai problemi che abbiamo e se non abbiamo un tavolo per esprimere le nostre posizioni, questo tavolo lo conquisteremo a partire da questa manifestazione".

"Amo questa città ed è diventato insopportabile il silenzio delle istituzioni sui problemi di questa città perché troppo occupati ad avere consenso. Questa Giunta, come le precedenti, non ama questa Capitale - ha aggiunto il segretario Uil, Alberto Civica - Le relazioni sindacali sono fondamentali invece oggi vediamo solo un 'cerchio magico' dove non si capisce chi sono i veri attori di questo processo. Serve un confronto pubblico dove le posizioni si devono conoscere. L'amministrazione deve riattivare un circuito di trasparenza ormai totalmente assente e non credo ci fermeremo all'azione del 23 maggio".

Una manifestazione "contro" la corruzione, l'illegalita', la riduzione degli investimenti, i tagli ai servizi sociali, le gare al massimo ribasso, le privatizzazioni aziendali, il degrado della citta' e "per" rivedere il modello di sviluppo, programmare le opere pubbliche, la riqualificazione della spesa sociale, superare l'emergenza abitativa, il decoro urbano e la manutenzione stradale.

Per i sindacati manca una visione della citta' da parte dell'amministrazione Marino e il contrasto alla precarieta' su cui chiedono un tavolo sul lavoro che affronti sia le conseguenze delle aziende comunali sia adeguate politiche di reimpiego e sviluppo. E non solo.
Per Cgil-Cisl e Uil la scelta "compiuta dall'amministrazione comunale di concentrare solo nel 2015 il piano di rientro e' sbagliata perche' rende l'operazione di risanamento piu' pesante aumentando i tagli".

"Va perseguita una dura lotta alla corruzione rafforzando la trasparenza, le regole e la legalita'. Chiediamo gare pubbliche e diciamo no alle gare al massimo ribasso e sollecitiamo particolare attenzione alla specificita' dei lavoratori delle cooperative sociali e vanno riattivati l'Osservatorio sull'occupazione e le condizioni del lavoro e quello relativo ai lavori pubblici". Sul Fisco "va realizzato subito il patto antievasione, va rimodulata l'Irpef secondo il criterio dell'equita' e della progressivita'. Infine, il taglio lineare sul sociale e' insostenibile: e' indispensabile sistematizzare costi e funzionalita' riqualificando la spesa degli interventi sociali attraverso una puntuale mappatura dello stato di bisogno esistente nel territorio romano rilevabile attraverso un'analisi capillare delle vecchie e nuove necessita'. E anche: periferie, casa e investimento sulla cultura, essenziale perche' e' il volano per lo sviluppo del turismo della nostra citta'".

Per i sindacati "la complessita' delle tematiche indicano come sia necessario definire un corretto sistema di relazioni sindacali attraverso un opportuno protocollo capace di definire materie e contenuti, modalita' e tempi di confronto tra amministrazione comunale e organizzazioni sindacali, rimettendo al centro il tema della contrattazione".