Roma
Sondaggi, Marchini è furioso: "I partiti dovrebbero scomparire"




Rompe il silenzio mediatico sostituito da un'attività frenetica tra la gente e sui social. "Ridotto" dalle previsioni sul voto a un candidato civico a una cifra, Alfio Marchini si scatena contro giornalisti, sondaggi e sondaggisti. E sceglie Radio Cusano per la nuova offensiva.
Dice Marchini: "Ci sono sondaggi che ci mettono al pari di Storace al 6%, i sondaggi sono sempre stati strumentali. L’anno scorso mi davano all’1,5% e siamo arrivati al 10%. Alla fine la gente vota lo stesso chi vuole votare. Ogni giornale spara sempre un sondaggio coerente con la sua linea, ma questo fa parte del gioco della politica, non mi offendo e non mi preoccupa".
Ma l'Alfio furioso se la prende anche con i partiti: "Bertolaso lo critico sulle proposte, gli altri fanno una campagna virtuale, fanno finta che sono cascati dal pero. Dovrebbero prendere, scomparire in un buco nero per quello che hanno fatto. Io ho criticato a morte Alemanno e Marino, però quelli che dicono che non conoscevano Alemanno quando stavano in cabina di regia a spartirsi tutto mi fanno sorridere e quelli che dico che non conoscono Marino quando fino a due anni fa dicevano che era l’uomo che avrebbe sconfitto le mafie".
E poi conclude: "Noi siamo in presenza di una rivoluzione, da una parte ci siamo noi e dall’altra c’è il vecchio blocco dei partiti che ha radici ovunque e si difende a vicenda perché sente a rischio la propria sopravvivenza. Le città si amministrano con le leggi e con i regolamenti. E’ una città molto complessa, che non può decidere sui trasporti perché decide la Regione. Con la balcanizzazione del consiglio comunale sarà ancora più difficile governare”.