Roma

Taxi: il giorno della Paura. Minacce e sputi in strada a chi non scioperava

Il racconto choc di un conducente: “Aggredito a Ciampino da 25 persone e con i clienti a bordo”. Picchetti e ronde per tutelare chi era alla guida

Lo sciopero dei tassisti diventa l'occasione per la solita frangia di violenti. E così chi ha deciso di lavorare ha vissuto una giornata infernale: “Sputi, minacce, botte promesse e persino picchetti a garanzia della libertà di lavorare, sino a scorte in prossimità dei parcheggi”. Succede a Roma

Il racconto è di un tassista romano che chiede l'anonimato a garanzia della sua sicurezza personale. E' da poco che fa questo lavoro e non è uno degli anziani che ne ha viste di tutti i colori e che fa il suo lavoro quotidiano con passione. “E' successo a Ciampino, all'aeroporto. Erano le 10 del mattino. Quando sono arrivato ho fatto scendere una cliente davanti a due pattuglie dei vigili e tre finanziari in presidio davanti al molo di carico che a quell'ora era vuoto. Da dietro la sbarra circa 25 colleghi  - ammesso che si possano chiamare così – hanno iniziato a urlare contro di meo e io ho preferito tirare dritto. Poi la Centrale Radio mi ha girato una corsa dall'Aviazione Generale e sono tornato indietro. Vetri chiusi, sicure abbassate, ho fatto il giro, ho fatto salire sue ragazzi che erano diretti all'Anagnina e sono dovuto ripassare obbligatoriamente davanti al molo. E qui è scoppiato l'inferno. Si sono avvicinati all'auto e uno da destra mi ha sputato contro il vetro mentre un altro si segnava il numero della licenza".

Paura? Un po', sì.Molta vergogna perché avevo clienti a bordo che si sono dovuto sorbire lo spettacolo. Ma è stata una giornata infernale. Alla stazione Termini la mia Centrale ha dovuto organizzare un contro picchetto èer garantire i colleghi che lavoravano, mentre in diversi posteggi ci siamo organizzati coi telefonini per non lasciare mai da solo nessuno. Una giornata di paura. Io volevo fare il tassista non andare in guerra”.

Ma i Vigili Urbani?
“Quelli di Ciampino quando sono ripassato se n'erano andati, nel resto della città chi l'ha visti”.