Roma
Travestiti da finanzieri, rapinano una villa e svuotano una banca

Avevano rapinato prima una villa alle porte di Roma, poi un banca a Monte Compatri: il capobanda indossava la divisa da finanziere, i complici si erano invece dotati di pettorine del Corpo. Fingendo una perquisizione domiciliare, le false Fiamme Gialle era stato si erano portati a casa un bel bottino.
Al termine dell'attività investigativa, i carabinieri della Stazione di Colonna, insieme ai Finanzieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Velletri, hanno arrestato, su ordine del GIP del Tribunale di Velletri, un pluripregiudicato cinquantanovenne, di origini siciliane, ritenuto uno degli autori dei colpi, quello vestito in uniforme.
Il gruppo di malviventi, con le armi in pugno, con la scusa di eseguire una perquisizione domiciliare, aveva costretto le vittime ad aprire la cassaforte ed a svuotarla del denaro, per poi fuggire velocemente verso Monte Compatri.
Qui, non ancora soddisfatti del bottino, i falsi finanzieri avevano inscenato un controllo fiscale alla filiale della B.C.C. di Palestrina, terminato con lo svuotamento della cassaforte, aperta dal direttore sotto la minaccia delle armi, ed il furto di mille euro in contanti.
Per quest’ultimo episodio, nell’ottobre del 2014, il Tribunale di Velletri aveva disposto la cattura del capo banda, personaggio di spicco della criminalità capitolina, condannato, nel luglio 2015, a sei anni e mesi otto di reclusione.
Nel marzo 2014, nel corso di una perquisizione, la Squadra Mobile di Roma rinvenne e sequestrò, all’interno di un box nella cinta urbana, uniformi e pettorine della Guardia di Finanza, diverse armi con matricola abrasa, munizioni ed un lampeggiante. Grazie a complesse indagini tecniche, è stato possibile identificarne il detentore, poi riconosciuto come il “capo banda” del gruppo di criminali autore sia del furto nella villa di Valle Martella che di quello in banca.