Roma
Un piazza per l'Europa “a caro prezzo”. In Consiglio comunale il Pd fa saltare il numero legale
Su scelte e “conti pagati”, il Campidoglio “sacrifica Albino Ruberti: “L'appello riguardava valori che si ritengono comuni come l'Europa”

Albino Ruberti
Un piazza per l'Europa “a caro prezzo”. In Consiglio comunale il Pd fa saltare il numero legale
“Una piazza per l'Europa” costata 270 mila euro e pagata dai romani, diventa un caso politico per Roma. Il Consiglio Comunale, chiamato a discutere la mozione presentata dal consigliere della Lega, Fabrizio Santori, mette all'angolo il Pd che, in aula fa mcare il numero legale.
La Lega: "Un atto vergognoso"
Un tecnicismo, un espediente permesso dal regolamento dei lavoro in aula, è stato denunciato dallo stesso Santori che commenta: “La mozione urgente per fare chiarezza sull’utilizzo dei fondi pubblici per la manifestazione del 15 marzo doveva essere discussa in questa settimana in Assemblea Capitolina, come prevede il regolamento. Ma il Pd e la sinistra al governo con Gualtieri anche ieri hanno fatto mancare il numero legale, scappando dal confronto e impedendo il dibattito. Un atto vergognoso che conferma il nervosismo della maggioranza su una questione che ha indignato i cittadini”.
Il Campidoglio affida la spiegazione a Ruberti
Ma Santori non si arrende e chiede che il sindaco, Roberto Gualtieri, sia presente in aula alla ripresa dei lavori. Ma dal Pd arriva una controrisposta che viene affidata al Capo di Gabinetto del Comune, Albino Ruberti. Chiamato in Commissione Trasparenza Ruberti.
Ad Albino Ruberto la “croce” di dover rispondere
''C'è stato un appello sui valori europei da un giornalista, Michele Serra, che peraltro scrive su un quotidiano ma è una persona libera – ha detto Ruberti - la valutazione che ha fatto il sindaco, che rappresenta l'amministrazione in funzione del voto popolare, è stata che l'appello riguardava valori che si ritengono comuni come l'Europa. Il sindaco insieme ad altri 14 sindaci inizialmente promotori hanno deciso che le città dovessero raccogliere un appello ed è diventata un'iniziativa dei sindaci e in particolare di Roma Capitale in quanto città ospitante''.
"I palazzi di Roma hanno 3 bandiere"
''Ricordo che in tutti i palazzi pubblici noi portiamo tre bandiere, quella dell'Italia, quella dell'Europa e quella dell'amministrazione che si rappresenta, credo quindi che siano valori condivisi'', ha aggiunto. ''Basti pensare che in questo momento la nostra città, grazie all'intervento dell'Europa e a un'interlocuzione corretta con il governo e la commissione europea sta realizzando tanti interventi di trasformazione con i finanziamenti europei'', ha sottolineato.
"Non c'erano bandiere di partito"
''La manifestazione - ha precisato ancora - aveva come riferimento solo la bandiera dell'Europa senza loghi di partito o sindacali, non si è data nessuna connotazione''. La scelta ''è stata pubblicata sul sito del Comune, prima dell'evento, raccogliendo adesioni sia di singoli cittadini sia di associazioni, pubblicando i nomi delle città che aderivano e che man mano sono state migliaia'', ha spiegato. In merito al fatto che per la manifestazione non è stata pagata l'occupazione di suolo pubblico Ruberti ha risposto:''E' una manifestazione della nostra città''.