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Roma
Violenze e stupri tenuti nascosti: “La Questura di Roma censura la realtà”

Con un coraggio da leone rompe il muro del silenzio e affonda contro la Questura di Roma. Massimo Lugli, storico della mala romana e scrittore di successo, sfida la “censura” caduta sulla violenza carnale ai danni di un 17 enne avvenuta a Casal Monastero due settimane fa.

Senza Mezzi termini, l'eminenza grigia della cronaca nera romana afferma in un video: “In questa storia c'è un particolare che mi ha colpito: questi ragazzi sono indagati per altre tre rapine con stupro, che dalla Polizia sono state nascoste e questo è vergognoso. Perché una cosa è nascondere un'indagine e questo ci può stare per mille motivi, ma un fatto storico, un avvenimento non può essere tenuto segreto. Fa parte della vita della città e la gente deve sapere quello che accade nella città”.

 

E Lugli, che nella sua vita professionale ha raccontato crimini come quello del Canaro della Magliana o il giallo di via Poma e poi autore di una serie di volumi che lo hanno portato alla finale del premio Strega, e che la “nera romana” la conosce, sostiene che “la tendenza che stra crescendo è quella di nascondere i fatti per dire che a Roma è tutto tranquillo, che a Roma non c'è violenza e non c'è criminalità”.

Conclude con un appello al profeti della sicurezza cittadina: “Mi auguro che questa tendenza cambi, perché la gente ha diritto di sapere quello che accade nella propria città”.

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