Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
AIUTI PER SARDEGNA, TURISMO, SICUREZZA, COOPERAZIONE TRA IMPRENDITORI
Tradizioni e cultura - la "tracca" e il Cammino di Sant'Efisio

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

 

Domanda: ci sono fondi europei per il turismo religioso e per la valorizzazione delle tradizioni territoriali quali quelle ad esempio sarde? Marco Pinna

Risposta:  sì. Ci sono fondi europei per progetti di turismo che valorizzino tradizioni e anche cerimonie legate al turismo religioso. Ad esempio è aperto il terzo bando Interreg Europe per progetti di cooperazione interregionale che ha al suo interno anche la possibilità di cofinanziare progetti di cultura e turismo, di sviluppo territoriale integrato sostenibile. IL bando è aperto sino al 7 giugno e c’è anche aperto il bando del programma di cooperazione transnazionale Interreg Euro–Med, che cofinanzia progetti di sviluppo sostenibile e territoriale di valorizzazione anche culturale. Visto che per diverse attività di questo tipo ci sono molti volontari coinvolti si possono chiedere anche contributi con il bando per l’annualità 2024 relativo al Corpo europeo di solidarietà. Una regione che potrebbe utilizzare molti fondi è la Sardegna, che partecipa anche con fondi europei a fiere in cui valorizza la propria storia e tra le iniziative di qualità si evidenzia ad esempio che, uno stand della Regione Sardegna era presente alla manifestazione a Milano intitolata “Fà la cosa giusta” in fiera dal 22 al 24 marzo 2024 proprio per valorizzare sempre di più la cultura sarda. Inoltre dal primo al 5 ottobre 2024 si terrà la terza edizione dell’itinerario esperienziale “Noi camminiamo in Sardegna verso il giubileo 2025”. “Io sono una delle guide del percorso.  A passo lento, tra bellezza, identità e devozione,” spiega Greka Collu, presente alla fiera “Fà la cosa giusta” a Milano, allo stand sardo,”si punta a dare valore alla cultura territoriale, religiosa e a fare conoscere anche l’interno della nostra terra e non solo il mare. La mia famiglia è molto attiva nel mantenere le tradizioni sia in occasione delle celebrazioni di Sant’ Efisio che nel trasferire la conoscenza della tessitura e della storia dei costumi sardi; inoltre realizziamo la 'tracca' di Sant’Efisio per condividere con i concittadini di Villa San Pietro la nostra devozione”. L'allestimento della ‘tracca’, antico mezzo di trasporto trainato da un giogo di buoi, è utilizzato per il trasporto delle persone nei lunghi viaggi e per le processioni vengono abbelliti con tappeti colorati in lana sarda e fiori freschi ed erbe aromatiche. Già nel 2014 il Comune di Cagliari ha avviato le procedure di candidatura del Rito di scioglimento del voto e della festa di Sant’Efisio nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Il Rito dello scioglimento del voto e la festa di Sant’Efisio si tengono ogni anno tra il 1° e il 4 Maggio. Si tratta di una delle più importanti celebrazioni religiose della Sardegna, che vede la partecipazione di migliaia di fedeli provenienti da tutta l’isola. Il percorso valorizza anche il turismo e l’artigianalità sarda a partire dai gioielli, dai tessuti, dalla cura delle piante, aromi, dalla cura degli animali coinvolti e dalla profondità della devozione sarda e dell’apertura mentale di questo santo simbolo di pace e riconciliazione tra i popoli oltre che di multiculturalità religiosa visto che Sant'Efisio compatrono di Cagliari nasce verso la fine del 200 d.C. ad Aelia Capitolina, l’odierna Gerusalemme, figlio di Alexandria, nobile pagana, e Christophorus di religione cristiana. Giuntagli la notizia di un’invasione delle pianure della Sardegna da parte di una gens barbarica  Efisio si era imbarcato alla volta dell’isola, giungendo presso un fiume Tirso a Oristano. La leggenda storica dice che fu vittorioso aiutato dal cielo, per mezzo di un angelo seduto su un cavallo bianco, che, nella mano destra, teneva una spada tagliente da ambo le parti e, sopra, aveva l'immagine della santa e vivificante croce.  Efisio pertanto inviò poi una lettera all’imperatore Diocleziano nella quale faceva professione di fede cristiana; l’imperatore rinviò al governatore locale, il praeses Iulicus, l’incarico di convertire nuovamente al culto pagano Efisio, oppure di condannarlo a morte. Sant’Efisio, il martire guerriero inoltre liberò la Sardegna dal temibile flagello della peste, descritto dal Manzoni ne “I Promessi Sposi” e fu a lungo venerato anche a Pisa. Una manifestazione dunque quella di Sant’ Efisio che abbraccia i popoli e fa da ponte tra culture diverse se ci si riflette.  La Regione Sardegna già utilizza ad esempio i fondi Fesr, partecipa a diversi progetti europei, sta restaurando la chiesa di Nora legata al culto di Sant’Efisio e si distingue per la ricerca, tanto è vero che,  nel corso della Research and Innovation Week – la più importante manifestazione organizzata dalla Commissione europea in materia di ricerca e innovazione, Sardegna Ricerche, con il supporto dell'Ufficio di Bruxelles della Regione Sardegna, ha ricevuto il 20 marzo 2024 il primo premio per la categoria "Innovation procurement initiative" nell'ambito degli European Innovation Procurement Awards (EUIPA), un concorso di portata europea rivolto agli enti, pubblici e privati, promotori di bandi innovativi.   

Domanda: aumentano i rischi di incendi con il cambiamento climatico e vorrei sapere se a livello europeo si sta valutando questo problema? Sara Riccardi

Risposta: sì. La Commissione europea finanzia attualmente l'acquisto di nuovi aerei antincendio per aumentare la capacità aerea antincendio di rescEU, la riserva strategica di risposta alle crisi del meccanismo di protezione civile dell'Unione Europea. Sono stati stanziati  600 milioni di euro di fondi dell'Unione Europea  di recente che saranno utilizzati per l’acquisto di dodici nuovi aerei, che saranno ospitati in sei Stati membri dell'Unione Europea: Croazia, Francia, Italia, Grecia, Portogallo e Spagna. Gli aerei saranno utilizzati per spegnere incendi in tutta l'Unione europea, in particolare durante i difficili mesi estivi in cui sempre più spesso incendi boschivi su vasta scala minacciano vite, abitazioni e mezzi di sussistenza. Già cinque anni fa la Commissione europea ha potenziato il cosiddetto “meccanismo di protezione civile dell'Unione Europea” e ha creato rescEU per proteggere ulteriormente i cittadini dalle catastrofi e gestire i rischi emergenti. rescEU è stato istituito come riserva di risorse europee e comprende una flotta di aerei ed elicotteri antincendio. RescEU è interamente finanziato dall'Unione Europea. Nell’ambito del meccanismo unionale, RescEU fornisce una riserva strategica di mezzi, come aerei ed elicotteri antincendio, scorte di attrezzature mediche e protettive, mezzi per affrontare incidenti chimici, biologici e nucleari, mobilitata quando le capacità nazionali sono in difficoltà. Inoltre si è creata una rete di protezione civile dell’Unione europea, con corsi di formazione che facilitano il coordinamento di queste attività. Per quanto riguarda le misure di preparazione è istituito il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (Emergency Response Coordination CentreERCC). L’ERCC garantisce la capacità operativa 24 ore su 24 e sette giorni su sette ed è al servizio degli Stati membri dell’Unione europea e della Commissione europea nel perseguimento degli obiettivi del meccanismo unionale di protezione civile in vigore sino al 2027 con appositi finanziamenti comunitari.

 

Domanda: sono un imprenditore e vorrei fare venire da me alcuni manager di una azienda estera per fare con loro dei progetti di formazione condivisa, ci sono dei fondi europei in tal senso ? Ludovico Stamberio

Risposta: sì. C’è ad esempio il programma Erasmus per giovani imprenditori (EYE), che cofinanzia progetti di collaborazione internazionale atti ad arricchire le competenze imprenditoriali e a stimolare l'innovazione. I partecipanti hanno l’opportunità di acquisire un’inestimabile formazione sul campo e di sviluppano le loro competenze imprenditoriali attraverso la collaborazione con un imprenditore esperto “ospitante”, recandosi all'estero per 1-6 mesi, si tratta di una soluzione vantaggiosa per tutti, alla quale l'Unione Europea garantisce l'accessibilità tramite un sostegno finanziario volto a coprire le spese di viaggio e di soggiorno.  Il vantaggio per gli imprenditori esperti ospitanti sono le nuove prospettive e competenze portate dalla forte motivazione che anima i nuovi imprenditori e questa collaborazione apre la strada all'esplorazione di idee innovative in grado di sviluppare le loro imprese e consente l'internazionalizzazione, l'accesso a nuovi mercati e la formazione di nuovi partenariati, rafforzando in tal modo il vantaggio competitivo dell’azienda. Ad oggi, grazie al programma si sono svolti quasi 12mila scambi commerciali in oltre 45 Stati. Il 2023 ha raggiunto un livello storico con oltre cinquemila candidature, a dimostrazione del notevole successo del programma, che registra anche un elevato tasso di soddisfazione: infatti il 98 per cento dei nuovi imprenditori lo raccomanda, il 92 per cento dei partecipanti stabilisce contatti dopo lo scambio e il 20 per cento degli imprenditori ospitanti prevede di avviare attività commerciali congiunte con nuovi imprenditori.  Per il futuro la Commissione europea si impegna a rafforzare ulteriormente il programma, proseguendo il suo sostegno agli imprenditori emergenti e assicurandone il contributo a un ecosistema economico europeo resiliente e innovativo.

 

 






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