Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
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Pillole d'Europa
PROGETTI PER INSEGNANTI, TELEOFTALMOLOGIA, FONDI PER RIFUGIATI E PER POMPEI
Multisciplinarità e genere - GOAL

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI 

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: ci sono studi europei sul ruolo della teleoftalmologia? Pietro Rusco

Risposta: sì. Se ne è parlato al quarto congresso nazionale della associazione oculisti ambulatoriali svoltosi a Roma il 13 ottobre. In particolare il dott. Alberto Piatti ha relazionato sul tema “Il ruolo della teleoftalmologia nelle patologie retiniche” e ha spiegato alcuni studi internazionali, un progetto di screening effettuato a 8060 pazienti diabetici in un periodo di due anni grazie all’utilizzo di un tool innovativo e all’intelligenza artificiale.  “L’innovazione tecnologica”, ha sottolineato il dott. Danilo Mazzacane, responsabile scientifico del congresso,”ha cambiato anche il modo di lavorare degli oculisti ambulatoriali. E’ fondamentale che l’approccio ‘One Health’ europeo e i fondi comunitari vengano utilizzati in modo adeguato e che si realizzino i progetti di prevenzione e screening previsti anche dal programma europeo EU4Health”.

Domanda: ci sono fondi per la gestione europea dei rifugiati? Luca Prandini

Risposta: sì. Grazie a 17 miliardi di euro di pacchetti dell'azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE), gli Stati membri dell’Unione europea hanno mobilitato finora circa 1,3 miliardi di euro per l'alloggio, l'assistenza sanitaria, l'abitazione, l'occupazione, la scolarizzazione e il sostegno medico, sociale e psicologico ai rifugiati.

Domanda: ci sono progetti europei per gli insegnanti? Mara Centanni

Risposta: sì. Ci sono corsi e risorse per lo sviluppo professionale degli insegnanti di tutti gli Stati dell’Unione europea sulla piattaforma europea per l'istruzione scolastica. Entro il 2025 verranno sviluppate 27 accademie degli insegnanti Erasmus+, al fine di offrire sostegno agli insegnanti all’inizio e nel corso della carriera. Annualmente la Commissione europea organizza inoltre il premio europeo per l'insegnamento innovativo, allo scopo di celebrare e riconoscere il lavoro degli insegnanti e delle scuole. Nel febbraio 2023 la Commissione europea ha pubblicato orientamenti per lo sviluppo di quadri di carriera nazionali degli insegnanti e dei dirigenti scolastici. La rete Eurydice spiega e mette a confronto i sistemi di istruzione in Europa. La relazione presentata di recente fornisce una sintesi comparativa delle politiche e delle misure adottate nei sistemi di istruzione di 39 Stati e si incentivano progetti di cooperazione e trasferimento di know how.

Domanda: sono stati dati dei fondi a Pompei? Barbara Duttascia

Risposta: sì. Il "Grande Progetto Pompei" per il restauro del sito archeologico di Pompei è durato dieci anni ed ha ricevuto finanziamenti per oltre 78 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Con l'ausilio di un finanziamento complessivo di 105 milioni di euro, di cui 78 milioni di euro a titolo del FESR, sono stati restaurati 70 edifici. Grazie al progetto è possibile visitare oltre 40 ettari del sito, ora accessibile anche alle persone con mobilità ridotta, attraverso un itinerario dedicato di oltre 4 km. Gli edifici sono stati messi in sicurezza nei confronti di eventi meteorologici dirompenti, già causa dei crolli verificatisi in passato. Durante i lavori sono state rimosse circa 30mila tonnellate di materiali (pietra, ceneri e terra), facendo riemergere dal suolo quasi 1.200 reperti e 170 nuovi oggetti e frammenti di gesso. Pompei è riconosciuta come sito patrimonio mondiale dell'UNESCO e costituisce una delle attrazioni turistiche più visitate d'Italia. Il progetto di restauro di Pompei è stato approvato dalla Commissione europea nel 2012, a seguito del crollo di diversi edifici nel 2010 causato dalla mancanza di manutenzione e da eventi meteorologici estremi. All'epoca erano accessibili ai visitatori solo 5 delle 60 Domus presenti nel sito. Tutte le Domus sono state sottoposte a restauro. L'ambizioso progetto, suddiviso in 76 misure a loro volta ripartite in 5 piani integrati, è stato realizzato in due fasi: una prima fase nell'ambito del periodo di programmazione 2007-2013, con un investimento totale dell'UE di 40 milioni di euro, e una seconda fase, con un importo di 65 milioni di euro, realizzata nel periodo 2014-2020. Durante il periodo di programmazione 2014-2020, la politica di coesione ha investito più di 939 milioni di euro in Italia, al fine di ripristinare il patrimonio culturale del paese, e oltre 4 miliardi di euro in tutta l'Unione Europea.

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