Tre anni dopo il catastrofico terremoto che ha causato la morte di 217.300 persone e lasciato 2,1 milioni di persone senza casa,sono ancora 350mila le persone che vivono ancora nei campi temporanei, in attesa di case permanenti.
"Il terremoto a Haiti è stata una delle più complesse emergenze con cui abbiamo a che fare da lungo tempo", afferma Alexandre Claudon, rappresentante per il Paese della Federazione Internazionale delle Societa' Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa a Haiti. "Le persone potrebbero chiedersi perchè ci sono ancora tanti individui rimasti senza casa ma la questione fondamentale è anche determinare a chi appartiene la terra su cui possiamo costruire e come i disoccupati possano pagarsi l'affitto. Tutto cio' -sottolinea Claudon in un approfondimento diffuso dal sito della Croce Rossa Italiana- rende il processo di ricostruzione seriamente complesso".
"Stiamo costruengo 53 case per altrettante famiglie -dice all'Adnkronos da Port au Prince la delegata per il ramo italiano dell'organizzazione, Caterina Becorpi- Abbiamo appena completato la decima, stimiamo di poter costruire il comprensorio, nel quartiere periferico di Lillavois, per fine anno". Progettazione e finanziamento sono a cura della Cri, mentre la costruzione e' in collaborazione con la locale missione dei padri Scalabriniani, che hanno organizzato una squadra con maestranze esclusivamente haitiane.