Sassari, poi Reggio Emilia e Cantù: ecco le anti-Olimpia
Di Fabrizio Provera
Affaritaliani ha analizzato i roster delle 16 squadre e, valutando anche il mese di pre campionato, stilato un'ipotetica classifica delle prime otto migliori formazioni. Milano, che pure ha incassato la sconfitta in Supercoppa ed è stata battuta da Cantù, parte largamente favorita in sede di pronostico, ma c'è ovviamente l'incognita dell'impegno in Eurolega.
Sassari sembra davvero la seconda forza del campionato, con Reggio Emilia, Venezia e forse la rinnovata Cantù ad occupare le posizioni delle classiche outsider.
Nonostante viva un momento di profonda crisi, molti segnali confortanti (come il dato degli abbonati di Milano, Reggio e Venezia, Varese e Cantù, oltre al dinamismo di Sasssari) fanno sperare in un'inversione di tendenza.
Ma vediamola nel dettaglio, la preview di Affari.
POSIZIONE 8, ACEA ROMA
Si stuferà , prima o poi, Claudio Toti. Il patron della Virtus puntava ad ottenere qualche migliaia di abbonati per abbandonare il pala Tiziano, ma dopo due anni clamorosi- finale e semifinale scudetto- il budget si è ulteriormente ridotto, il ds Nicola Alberani ha fatto nuovamente i miracoli, preso Brandon Triche (il Derrick Rose dei poveri, qualcuno l'ha chiamato), Kyle Gibson, il cavallo di ritorno Stipcevic, ha tenuto Bobby Jones e messo sotto le plance il belga De Zeeuw. I playoff sarebbero già un ottimo risultato, per la formazione di Luca Dalmonte.
POSIZIONE 7, ENEL BRINDISI
Sek Henry e Marcus Denmon per dimenticare la classe di Dyson, da Pesaro Elston Turner con tanti punti nelle mani, quindi Mays sotto le plance e dalla panca il giovane Cournooh, il veterano Bulleri e molti cambi di spessore. Qualcuno la vede più in alto, a nostro Indiscreto avviso i Bucchi boys stazionano tra la posizione 6 e la 7, non essendo ancora un team ben bilanciato. Ma siamo pronti a essere smentiti.
6, SIDIGAS AVELLINO
Gli irpini sono reduci dalla delusione della scorsa annata, quando a un budget importante seguirono tante delusioni e l'esclusione dai playoff. Quest'anno coach Frank Vitucci ha una squadra intrigante, con Banks, Cavaliero e lo spumeggiante Gaines, il Califfo dei Rimbalzi Anosike sotto le plance, più altri giocatori affamati. Ha cominciato la preparazione due settimane dopo le altre, eppure pare già una formazione ben assortita.
5, ACQUA VITASNELLA CANTU'
La delusione cocente dello scorso anno, 0-3 contro Roma nei quarti, ha consigliato- assieme alla riduzione di budget e alla svolta societaria, con ingresso di nuovi soci- una svolta radicale. Via Ragland, Leunen, Aradori e Cusin, il ds Della Fiori- figlio di cotanto padre- ha pescato delle prese potenzialmente sorprendenti con un budget non certo faraonico a disposizione. Risultato: una squadra atleticamente debordante, magari dal QI cestistico non eccelso, ma già capace di battere Milano e Venezia in pre season. Darius Johnson Odom è un crack, Feldeine un saggio, Jones e Hollis due ottime ali, Erci Williams e Mbodj due centri complementari, Gentile, Abass e Laganà il futuro del cesto azzurro. Sacripanti in panca, poi, è una garanzia. Cantucky è pronta per assaltare il fortino delle magnifiche quattro.
4, UMANA REYER VENEZIA
Finita la stagione dei miracoli a Montegranaro, Charlie Recalcati è approdato alla corte del paron Brugnaro. Che ha speso parecchio, come sempre: Ress, Viggiano, Moore e soprattutto Phil Goss rappresentano un usato sicurissimo. Julyan Stone dicono sia un fenomeno, noi l'abbiamo visto rimanendo perplessi. Occhio a Peric e al giovane Ruzzier, davvero interessante. Potenziale da semifinalista.
3, GRISSIN BON REGGIO EMILIA
La realtà più emergente e corsara del basket italiano dopo Sassari. 3500 posti venduti in abbonamento, manco il PalaBigi fosse il Boston Garden, la conferma di Cinciarini e Della Valle, l'avvento di Polonara, la ricompisizione del trio lituano Lavrinovic-Lavrinovic-Kaukenas, dulcis in fundo Mandrake Diener. Coach Max Menetti ha dalla sua roster, entusiasmo a mille e qualità offensiva. O si fa una stagione coi fiocchi, da primissimi posti, o si rischia una cocente delusione. Tutto qui, il problema di una formazione sulla carta temibilissima.
2, BANCO SARDEGNA SASSARI
Mentre il presidente Stefano Sardara rimira la teca col secondo trofeo della storia, la Supercoppa 2014, in panca Meo Sacchetti - riconfermato sino al 2018 - ha costruito assieme al bravo ds Pasquini una formazione che impressiona. Via i Diener e il Califfo Caleb Green, i nuovi arrivi sono un sapiente mix: Dyson in regia e Jeff Brooks conoscono bene il nostro campionato, Logan e Sanders due potenziali frombolieri, Shane Lawal conferma che in famiglia distribuivano le molle. Poi dalla panca arrivano Cusin, Sosa, Todic e i vetero-italiani del gruppo. Roster secondo solo a Milano, finale scudetto opzionata. A meno che l'impatto con l'Eurolega non combini brutti scherzi.
1, EA7 MILANO
Ci ha impressionato, questa Milano, rispetto a quella del settembre 2013. Gentile è avviato alla leadership continentale nel suo ruolo, Marshon Brooks è un attaccante che a qualcuno ha fatto pensare alla gloriosa stagione di Antoine Carr, Linas Kleiza- se ristabilito - è un Crack a ogni livello, Samuels sempre più dominante, Ragland una garanzia per il campionato italiano. Fin qui le certezze. Poi c'è da valutare il caso Hackett, l'intimidatorio Shawn James che però stenta a ritrovare il parquet, Melli dopo l'infortunio. Sulle sette gare nessuno sembra in grado di impensierire una Milano che dopo 18 anni ha ricucito il tricolore sulle maglie. In Eurolega non sembra ancora in grado di essere da Final Four, ma lo dicevano anche del Maccabi, lo scorso anno...