Sabatini: "Benatia non aveva motivazioni. Strootman incedibile oggi"
"Avevo anche detto che il prezzo di Benatia era di 61 milioni ma era il prezzo riferito al monolite Benatia. Poi lo abbiamo venduto a 28 milioni piu' 4 ma abbiamo venduto il simulacro di Benatia, non aveva piu' motivazioni, voglia, determinazione di essere il calciatore che abbiamo apprezzato". Cosi' il ds giallorosso Walter Sabatini sulla cessione del difensore franco-marocchino al Bayern che, nei giorni scorsi, ha raccontato di essere stato costretto ad andare via. "Il Bayern ci ha fatto sapere che gradirebbe una cessione di questo conciliabolo pubblico ma credo di dover aggiungere delle cose alla vicenda per restituire una quota di verita' - dice Sabatini - E' vero che quando lo abbiamo cercato aveva un'offerta di una squadra italiana molto superiore alla nostra e che ha scelto noi, valutando la forza che gli avrebbe conferito questa squadra. A gennaio ha ricevuto delle sollecitazioni esterne e ci ha chiesto uno stipendio che non potevamo ne' volevamo dargli". Gli abbiamo proposto - ha concluso Sabatini - un adeguamento consistente e abbiamo sperato di poterlo tenere con noi, prima che perdesse le motivazioni"
"Strootman sara' un grandissimo acquisto, il nostro desiderio forte e motivato e' di trattenere Kevin, che e' stato l'anno scorso e continua a essere anche da infortunato un punto di forza". Walter Sabatini blinda il centrocampista olandese, dato nel mirino del Manchester United del connazionale Van Gaal. "Oggi e' incedibile anche se poi nel calcio bisogna contestualizzare tutto - aggiunge - Tutti lo vorremmo con noi per sempre ma non so cosa succedera'". Per quanto riguarda invece Rabiot, "e' un giocatore eccezionale, non possiamo non seguirlo. E' un calciatore che vorremmo e tratteremo attraverso una linearita' di comportamenti, in sintonia col Paris Saint Germain. Non aspetteremo che vada a parametro zero, e' una scelta strategica, politica che abbiamo fatto, ci comportiamo da grande societa'. Ma sara' molto difficile", ammette.
Maicon e' stato un campione e continua a esserlo, a parte qualche eccesso nel suo modo di essere che possiamo tollerare, quando arriva al campo di allenamento, soffre e di questo lo ringrazio". Il direttore sportivo della Roma, prende le difese del brasiliano, recentemente rimandato a casa dalla Selecao per questioni disciplinari. "Maicon, per venire alla Roma, ha rifiutato una cifra incommensurabile, grandissima, ha rinunciato a tanti di quei soldi che difficilmente un calciatore lo farebbe - aggiunge - Ha accettato un'offerta modesta rispetto al suo valore e gli dobbiamo grande rispetto. Lo scorso anno ha giocato 28 partite di grandissimo livello andando in campo in condizioni disastrose dal punto di vista fisico".