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Casadei, Kayode, Koleosho e... chi sono gli 8 talenti azzurri che Spalletti segue per l'Italia
Luciano Spalletti e la nazionale italiana: "Il mio dovere è guardare, osservare, scoprire tutto ciò che può fare esultare la gente"
Spalletti: 'Io rabdomante per la nazionale"
Il ct della Nazionale italiana Luciano Spalletti nel cordo di un’intervista a Rai 2, per lo speciale “Un anno di sport” ha spiegato: "Il mio ruolo ha connotati del rabdomante: il mio dovere è guardare, osservare, scoprire tutto ciò che può fare esultare la gente".
Casadei, Kayode, Koleosho e... chi sono gli 8 talenti azzurri che Spalletti segue per l'Italia
Il commissario tecnico ha fatto i nomi di alcuni talenti che sta seguendo in ottica azzurra: "Sono venuti fuori Michael Kayode (19enne terzino destro a tutta fascia della Fiorentina, ndr), Luca Ranieri (24enne difensore centrale mancino, nasce come terzino sinistro della Fiorentina, ndr), Luca Koleosho (21enne attaccante esterno ambidestro del Burnley giocatore veloce e dal bion dribbling, ha cittadinanza italiana, ndr), Cesare Casadei (20enne centrocampista a tutto campo e gioiello del Chelsea in prestito al Leicester, ex Inter, ndr) che avevamo nel mirino da un po’. Edoardo Bove (21enne centrocampista della Roma, centrale o mezzala, molto bravo negli inserimenti senza palla, si ispira a De Rossi, ndr) è oramai una certezza", sottolinea.
Velocità e dribbling, Luca Koleosho attaccante esterno italiano
(nato negli Usa da padre nigeriano e madre canadese) del Burnley e dell'Under 21 (foto Lapresse)
Luciano Spalletti aggiunge: "Mi è piaciuto nell'ultimo periodo l'atteggiamento di Lorenzo Lucca (23eenne attaccante, prima punta dell'Udinese in prestito dal Pisa: 6 gol in 18 presenze quest'anno, ndr), e poi Matteo Prati (20enne centrocampista/mediano del Cagliari, ndr), Riccardo Calafiori (21enne difensore terzino sinistro che può gicoare centrale del Bologna di Thiago Motta, ndr) che è una certezza a sinistra e al centro, ed è pronto per la Nazionale".
Edoardo Bove (foto Lapresse) - Centrocampista classe 2002 della Roma:
mezzala o centrale; si ispira a Daniele De Rossi
Spalletti, scudetto col Napoli e Europeo alla guida dell'Italia
Il 2023 si è concluso con la qualificazione dell'Italia al prossimo Europeo che si giocherà tra giugno e luglio in Germania. Ma in precedenza Spalletti aveva conquistato uno straordinario scudetto alla guida del Napoli: "E' stato un memorabile viaggio collettivo su binari del sogno e della follia: sembrava impossibile anche nei sogni. La qualificazione europea è invece la voce che sale dal fondo del pozzo in cui eravamo caduti e che urla al mondo che ci siamo anche noi e siamo più vivi che mai. Ci permette di andare in Germania a difendere il titolo vinto nel 2021, ma c'è ancora tanto lavoro da fare".
Lorenzo Lucca - Centravanti del Pisa in prestito (con diritto di riscatto) all'Udinese:
sei gol e un assist sin qui in 18 presenze (foto Lapresse)
Lo spirito del 2006 quando l'Italia si laureò campione del mondo dopo aver battuto Germania (padrona di casa) in semifinale e Francia in finale (con capitan Fabio Cannavaro poi vincitore del Pallone d'Oro)? "Ricordo tutto di quel Mondiale: il blocco creato da Lippi, al quale mi accomuna solo, al momento, l'essere come lui toscano, la sequenza dei cinque rigoristi sicuri di segnare in finale. Ogni contrasto dietro il quale c'era tutto il muscolo della squadra. La finale poi non l'ho vista: l'ho vissuta con i miei due figli, allora di 14 e 11 anni, urlando a ogni rotolata del pallone e finendo in un grande abbraccio collettivo".
Michael Kayode terzino destro della Fiorentina classe 2004, che può interpretare anche il ruolo di esterno in un centrocampo a 5 (foto Lapresse)
Spalletti e i presidenti: De Laurentiis e Gravina
"Sono come giorno e notte: uno è imprenditore l'altro da sempre uomo di calcio, è giusto ci siano approcci diversi - spiega l'ex allenatore del Napoli e oggi ct dell'Italia Luciano Spalletti su Rai 2 - E' innegabile che siano entrambi presidenti vincenti, stanno facendo cose importanti per il nostro calcio. La cosa che mi è piaciuta di più di Gravina è avermi messo da sempre a mio agio, dimostrandomi stima e mettendo al centro valori del calcio italiano e dei giovani".