Sei Nazioni, Italia battuta dal Galles 26 a 9
Arriva sotto il diluvio la seconda sconfitta consecutiva per l'Italrugby nel Sei Nazioni 2013. Dopo il pesante ko con la Scozia, che aveva quasi fatto dimenticare l'esaltante performance nell'esordio con la Francia, gli azzurri sbattono sul muro gallese, finendo battuti per 26-9 senza nemmeno siglare una meta (due quelle dei Dragoni). Nonostante la pioggia battente, l'Olimpico regala il consueto colpo d'occhio, con 65mila spettatori, tra cui un'ampia rappresentanza ospite.
Il ct Brunel, senza Parisse, affida la fascia di capitano a Castrogiovanni, con Lo Cicero che sigla il record dei 101 caps, Zanni al 47esimo match di fila in azzurro ed una mediana tutta nuova (Gori-Burton) chiamata a dare soprattutto fisicita'. Il primo tempo e' molto intenso, caratterizzato dalle cattive condizioni meteo e dalle numero mischie disputate, dove gli azzurri inizialmente hanno difficoltà anche inattese. Ci sono poche occasioni per giocare alla mano, cosi' lo score si anima solo per i calci di punizione fischiati dall'arbitro Poite. L'Italia è comunque costretta sempre a inseguire, percheé Halfpenny, il cecchino dei Dragons, comincia a centrale l'acca all'8', seguito due minuti dopo dal calcio di Burton. Il kicker ospite va a segno anche al 16' e al 20', sempre per una mischia azzurra che non regge l'urto di quella rivale. Burton accorcia ancora alla mezz'ora, poi Halfpenny fallisce un piazzato al 35' in un match che va al riposo sul 9-6 per il Galles.
Nella ripresa le due squadre provano a spingere di piu', con Burton che al 3' fallisce un drop piuttosto complesso. E' pero' un episodio sfortunato a condannare l'Italia al 5': Gori e Burton vengono messi fuori causa da un rimbalzo diabolico su calcetto di Phillips, Davies si porta avanti l'ovale col ginocchio per poi schiacciare indisturbato. Halfpenny trasforma il 16-6 che costringe gli azzurri ad alzare i ritmi. Burton e Halfpenny sono ancora ineccepibili dalla piazzola (10' e 14'), al 19' Castrogiovanni si fa ammonire, lasciando i suoi in inferiorita' numerica. Un vantaggio di cui il Galles approfitta subito perche', al 21' Cuthbert e' il terminale di un'azione alla mano che lo vede scivolare oltre la linea bianca. Halfpenny ci mette del suo e i britannici volano sul 26-9. In pratica, non capita piu' nulla perche' il Galles placa gli ardori e l'Italia ha poche energie da spendere. E cosi', termina nel peggiore dei modi una partita che l'Italia avrebbe potuto anche portare dalla sua parte senza quel paio di errori gravi che hanno condizionato il resto della sfida. Il 10 marzo a Twickenham, la tana dell'Inghilterra, servira' un'altra Italia per evitare una nuova battuta d'arresto che metterebbe in dubbio quei progressi che gli azzurri sembravano avere ormai messo in cascina.