Safonov, chi è il para-rigori, mago degli scacchi e 'gemello di Donnarumma' nel Psg che trionfa nell'Intercontinentale - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 13:59

Safonov, chi è il para-rigori, mago degli scacchi e 'gemello di Donnarumma' nel Psg che trionfa nell'Intercontinentale

Quattro rigori parati (su cinque): il Psg vince la Coppa Intercontinentale contro il Flamengo grazie a Matvej Safonov

Di Franco Picariello

Safonov para rigori, Psg vince la Coppa Intercontintale

Quattro rigori parati su cinque: Matvej Safonov è stato l'eroe nella finale di Coppa Intercontinentale che ha visto il Psg sconfiggere il Flamengo 3-2, dopo l'1-1 nei tempi regolamentari per i gol di Kvaratskhelia (38’), e Jorginho (62’ su penalty).

Chi è Safonov, para rigori del Psg e 'gemello' di Donnarumma

Una prestazione da vero e proprio Superman tra i pali quella del portiere russo sulle orme di Donnarumma, eroe indimenticabile nella scorsa Champions League prima dell'addio con destinaziona Manchester City. Di più. C'è un sottile filo che lega il destino dei due: non solo eroi in due imprese entrate nella storia del Psg, ma anche una data che li rende 'gemelli': entrambi sono nati il 1 febbraio 1999.

Sbarcato a Parigi nel luglio 2024, Safonov si era giocato il posto con Donnarumma la scorsa stagione riuscendo a guadagnarsi per 17 volte la fiducia di Luis Enrique: 10 in Ligue 1, 5 in Coppa di Francia - vinta da protagonista - e 2 in Champions. Lo score recita 13 gol subiti e 7 clean sheet. Ottimo il rendimento complessivo, un solo neo: pesa la rete subita contro il Bayern Monaco dopo una uscita a vuoto che costò il ko ai parigini (il terzo nelle prime 5 gare nella fase a gironi, dopo quel match il Ps g avrebbe poi cambiato marcia sino al trionfo in finale con l'Inter). Il tecnico spagnolo oltre, alle doti in porta, del portierone russo aveva subito apprezzato le capacità con i piedi in fase di impostazione. 


foto Lapresse

Quest'anno, con l'acquisti del 24enne Lucas Chevalier per circa 40 milioni di euro dal Lione sin qui aveva aveva avuto poche chance: 2 nel campionato francese (con 2 gol subiti) e una in Champions (0-0 contro l'Atletico Bilbao) a inizio dicembre per un problema alla caviglia che ha condizionato l'estremo difensore francese (riserva di Mike Maignan nei Blues).

In finale di Coppa Intercontinentale contro il Flamengo però Luis Enrique, nonostante il portiere titolare fosse a disposizione, ha scelto di mandare in campo Safonov. E, come detto, lui si è sdebitato consegnando la Coppa al Psg: quattro rigori parati, dopo che a dicembre di un anno fa, nel quinto turno della scorsa Coppa di Francia già ne aveva neutralizzati due contro il Lens (a N'Zola e al futuro interista Diouf) a dimostrazione di nervi saldi nei momenti che contano. Prodigio della matematica e appassionato di scacchi, Safonov nonostante la carriera da calciatore ha trovato anche il tempo per conseguire una laurea quinquennale in pedagogia, psicologia e comunicazione. Il mondo del pallone nel suo presente, ma nelle sliding doors da bambino era stato molto forte anche in altre discipline - dal nuoto, al taekwondo fino al basket - prima di essere convinto dagli osservatori del Krasnodar di concentrarsi sul ruolo di portiere. "Da quando aveva dodici anni fino al suo esordio in Champions League è stato capitano di tutte le sue squadre. È sempre stato molto maturo e saggio, spesso scherzavo con lui dicendogli che era un vecchio nel corpo di un giovane", disse di lui a L'Équipe Aram Fundukyan, vicepresidente del Krasnodar (squadra da cui ha poi fatto il salto al Psg).