Whilshere incanta l'Europa: è lui l'erede di Xavi

"Uno come Whilshere potrebbe tranquillamente giocare con Xavi e Iniesta". Una recente battuta concessa dal brasiliano Dani Alves che è parsa tutt'altro che casuale. Già, perché il bimbo d'oro di Arsenal e nazionale inglese pare il giocatore perfetto non solo per far parte della rosa blaugrana, ma proprio in vista di raccogliere l'eredità di uno professore immenso (ma un pochino meno brillante ultimamente) come Xavi. La carta d'identità già detta una sentenza: trentatre anni per il centrocampista catalano e ventuno per l'emergente talento di Stevenage (che inizialmente giostrava da trequartista).
Uno che aveva incantato tutti nel 2-1 dell'Inghilterra sulla Seleçao il 6 febbraio e che ha lasciato a bocca aperta tifosi e addetti ai lavori nell'ultimo match d'andata degli ottavi di Champions. Il suo Arsenal è affondato all'Emirates Stadium contro il Bayern Monaco: un 3-1 che chiude ogni discussione per la qualificazione. Eppure Jack ne è uscito da autentico dominatore: sottrargli la palla è pura utopia, la sua velocità, i dribbling e la visione di gioco sono da autentico campione. Wenger crede in lui e punta forte sul golden boy per costruire l'Arsenal del futuro (ammesso che Monsieur Arsene resista: l'ottavo anno senza sollevare una Coppa lo sta rendendo fragile alle critiche), ma il Barcellona si è messo in testa la pazza idea di portarlo lontano da Londra. Il contratto garantisce i Gunners sulla forza in sede di trattativa (scadenza 2018), il valore di mercato è altissimo (attorno ai 30 milioni). Ma non sarà facile trattenere Whilshere a Londra e anche le bid inglesi gli hanno messo gli occhi addosso. Su di lui invece i club di casa nostra dovranno fare forzatamente da spettatori. Servono tanti, troppi soldi, per tenere l'asta con i top club d'Europa.