Economia

Il tablet per gli over 65: a casa con PosteC'è

 

Cerreto Guidi (Firenze), (askanews) - "Signora Anna sono la Postina, Marianna, disturbo?". "No no...". "Le ho portato il tablet".Si chiamano Giada, Elisa e Marianna, volti noti per chi riceve la posta nell'entroterra di Empoli. E con loro e i loro colleghi portalettere prende il via un progetto di comunicazione digitale: dotare gli over 65 di un tablet in comodato d'uso per restare sempre in comunicazione con familiari e amici. Il progetto di Poste Italiane PosteC'è, in collaborazione con IBM e Apple, è partito da Carmignano, Cerreto Guidi e Castelfiorentino con un centinaio di tablet, e si fonda anche sulla prossimità fra portalettere e utenti. "Ho molto piacere di partecipare al progetto perché ho molta amicizia con la postina; ci vediamo tutti i giorni e siamo molto contente di fare ancora più amicizia, tanto la postina che io" dice la signora Anna."Io sono la postina di Cerreto Guidi, sono nata e cresciuta a Cerreto, quindi con le persone ho un bellissimo rapporto, familiare; ci conosciamo praticamente tutti, da sempre".Proprio questa prossimità facilita l'insegnamento. La vera rivoluzione sta nel ruolo del portalettere, che conoscendo la comunità ha selezionato gli utenti per l'esperimento e verificherà periodicamente i loro progressi digitali. "Una volta a settimana tu lo sai, ti vengo a trovare, e poi vediamo di buttarci in questa avventura". "Ti dò altri due nominativi". "Vai! Perfetto!"I destinatari del tablet potranno scegliere un parente a cui consegnare un altro dispositivo, dove è installata l'app PosteC'è. "Elisa! Eccolo lì quello che se ne intende, io no". "Hai visto? Buon pomeriggio Franco. Visto?"Un progetto sperimentale che per ora coinvolge un centinaio di persone. La soddisfazione dell'ad di Poste Francesco Caio: "Il servizio PosteC'è è un esempio concreto di come Poste sa unire relazioni umane e tecnologie per creare servizi di grande valore sociale. Un uso che ha la persona al centro della tecnologia, e che risponde a quella missione di fattore di coesione sociale che ha sempre caratterizzato Poste Italiane e che continuerà a farlo anche nell'era digitale".