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Cronache
Tutti gli uomini potenziali stupratori. La clamorosa gaffe di Laura Boldrini

 

“Dico grazie al Presidente @PietroGrasso che ha avuto il coraggio di chiedere scusa a nome di tutti gli #uomini perché la #violenza contro le #donne è innanzitutto un problema degli uomini”.

Questo il pensiero di Laura Boldrini apparso il 23 novembre sul suo profilo twitter per annunciare la giornata del 25 dedicata alla condanna della violenza sulle donne.

 

 

Forse perché gli uomini sono tutti potenziali stupratori? Non sono mai vittime di violenze sessuali? Non patiscono le violenze inflitte alle loro figlie, mogli, madri, sorelle, amiche, fidanzate?

 

 

Il riferimento a Grasso è di alcuni mesi prima quando il presidente del Senato dopo uno stupro chiese scusa a nome di tutti gli uomini. Per volere della “presidenta” Boldrini, il 25 novembre l’Aula di Montecitorio è stata accessibile solo a donne.

 

 

Ma anche le parole di Grasso produssero reazioni indignate dei lettori. Come Luca: “L'intervento di Grasso mi ha offeso e indignato. Che chieda scusa per sé se ha la coscienza sporca. Io che sono un uomo, ho sempre rifiutato qualsiasi forma di violenza e come educatore cerco quotidianamente di sensibilizzare i miei allievi... L'uscita di Grasso è un intervento inutile e superficiale alla ricerca dell'applauso facile. Male hanno fatto i giornali ad ignorarlo: quando la seconda carica dello Stato scende a questi livelli di banalità è bene che lo sappiano tutti”.

 

Una valanga di critiche e in alcuni casi veri attacchi e offese sono state riservate alle parole della Boldrini sulle pagine facebook dove è stato ripubblicato il tweet. Ennia: “Mi autocensuro potrei esagerare”. Fabio: “È un po' come se il genere femminile dovesse scusarsi con gli uomini per il solo fatto che la Boldrini fa parte del primo”.

 

 

In Italia una donna viene uccisa da un uomo ogni due giorni e mezzo, ma non tutti gli uomini sono stupratori e assassini. E non è con gli slogan e le parate che si debella un dramma. Se sono gli uomini la causa degli stupri, l'Italia come contesto sociale sarebbe ancora peggio. Dai dati riportati e dalla virulenza espositiva con cui il tema è trattato da qualche anno su giornali e tv, sembra che la violenza sessuale nel nostro Paese sia endemica e superiore ad altri Paesi. Ma è falso. Secondo i dati dell'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Unione Europea, i Paesi in cui la violenza contro le donne (fisica e/o sessuale) è più comune sono i Paesi del nord Europa. L'Italia si attesta sotto la metà della classifica, ben al di sotto della media europea: nel nostro Paese le donne vittime di violenza fisica o sessuale dai 15 anni in poi rappresentano il 27%, a fronte del 52% in Danimarca, del 47% in Finlandia, del 46% in Svezia, del 45% nei Paesi Bassi e del 44% in Francia e Regno Unito. A riprova che questo fenomeno che dovrebbe unire contro la violenza nei confronti di chi la subisce avviene in Europa soprattutto in Paesi che noi osanniamo per civiltà e cultura.

 

 

Le violenze sessuali in Italia come altrove avvengono, primo fra tutti, in contesti come la famiglia e il suo cerchio di affetti, che sia povera o ricca. Accade in ambienti colti come in quelli arretrati e in qualsiasi luogo in cui è ordinario l'approccio predatorio nei confronti delle donne. E nel nostro Paese il fenomeno si è amplificato con le ondate migratorie.

 

 

Gli organismi di governo anche il 29 agosto scorso, dopo il noto stupro di Rimini, sentirono il bisogno con il ministero dell'Interno di emettere un comunicato, riportato dall'agenzia Adnkronos: "Sono in aumento le violenze sessuali che sarebbero state commesse dagli italiani, mentre diminuiscono di poco quelle che vedono responsabili gli stranieri". 1474 degli italiani contro i 904 degli stranieri. 3/5 degli stupri, o più precisamente delle denunce di stupro, vengono fatti dagli italiani. Il lancio dell'agenzia era: “Stupri, meno da stranieri e più da italiani”.

 

Una totale manipolazione dei dati. Secondo l'Istat, numeri aggiornati al 1 gennaio 2017, gli immigrati residenti in Italia sono 5.029.000. Gli abitanti in Italia sono circa 60,6 milioni. Quindi gli immigrati sono l'8% della popolazione complessiva stanziale sul nostro territorio. Questo 8% è responsabile dei 2/5 degli stupri sul territorio italiano a fronte del 92% di italiani che è responsabile dei 3/5.

 

E' la cultura predatoria e violenta a produrre in ogni contesto anche le dinamiche dello stupro. Tanto più in società, ambienti e religioni in cui il ruolo della donna è di subordinazione e sottomissione.

 

 

 

 

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