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Economia
Bce, un italiano in arrivo nel board . I piani del premier Conte. Rumors

di Andrea Deugeni
e Luca Spoldi

Chiusa la battaglia per il successore di Draghi, a Francoforte si apre il dossier ridisegno del board dell’Eurotower. Con la nomina di Christine Lagarde che raccoglierà il testimone di Mario Draghi dal prossimo novembre, Emmanuel Macron può appuntarsi sul petto almeno due medaglie, quella della seconda nomina di un francese ai vertici della Banca centrale europea in sole quattro presidenze e quella dalla prima donna mai eletta ai vertici della banca centrale. Ma la Francia si verrà anche a trovare in una posizione leggermente “scomoda”: come già l’Italia nel 2011 quando venne eletto Mario Draghi, si troverà con due nomi nel board.

lagarde draghi ape
 

Se all’epoca a fare il passo indietro era stato, dopo qualche tentennamento, Lorenzo Bini Smaghi, ora dovrebbe essere il suo sostituto, Benoit Couré  (il cui mandato scade a dicembre), a fare spazio forse proprio a un italiano, almeno secondo gli auspici del premier Giuseppe Conte. Del resto Bini Smaghi si era dimesso dopo la fine del mandato di Jean-Claude Trichet quando alla Francia non restava alcun componente nel board di Eurotower e la sua decisione, dopo il pressing di Nicolas Sarkozy, aveva consentito l’ingresso di Couré e il ristabilirsi dell’equilibrio tra i principali paesi membri dell’eurozona (Germania, Francia, Italia e Spagna in ordine di popolazione).

Posto che al momento oltre all’italiano Draghi sono membri del board Bce il vicepresidente spagnolo Luis de Guindos (subentrato il primo giugno dello scorso anno al portoghese Victor Costancio), l’irlandese Philip Lane (capo economista della stessa Bce, entrato nel board il primo giugno di quest’anno al posto del belga Peter Praet), il lussemburghese Yves Mersch, appunto Couré (il cui mandato scade a fine anno) e l’ex vice presidente di Bundesbank, Sabine Lautenschlager (considerata la guida della fronda dei “falchi” anti-Draghi in seno alla Bce), l’Italia, che peraltro finora non ha fatto circolare alcuna candidatura per il board (anche se per alcuni potrebbe puntare “istituzionalmente” sul governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco, anche per provare a piazzare ai vertici di Via Nazionale un nome più in linea con l’attuale governo), resterebbe senza rappresentanza in caso contrario.

Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, Palazzo Chigi ha già ragionamenti in corso sul nome che potrebbe fare le valigie per trasferirsi in pianta stabile all’Eurotower di Francoforte, ma il premier tiene rigorosamente le carte coperte per non bruciare il proprio candidato. Nome su cui alzerà il velo, si fa notare, immediatamente a ridosso del ricambio necessario di fine dicembre del board.

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