A- A+
Economia
Deutsche Bank, Bce abbassa requisito minimo Cet 1. Più margini per la banca

Deutsche Bank e UniCredit: come prendere, forse, due piccioni con una fava. Mentre in Italia l’attenzione degli investitori resta puntata su come evolverà la questione Mps, che ha appena visto salire da 5 a 8,8 miliardi di euro la richiesta di mezzi freschi da apportare all’istituto nell’ambito del salvataggio pubblico (previo “burden sharing”), così che la banca senese possa avere un coefficiente Core equity Tier 1 Ratio (Cet1) non inferiore all’8% nel caso dello scenario avverso tra quelli elaborati nei test condotti dalle principali banche europee lo scorso autunno, esattamente come prescritto alle banche greche di cui venne autorizzato a suo tempo il salvataggio pubblico, anche Deutsche Bank ha annunciato di avere ricevuto dalla Banca centrale europea (Bce) le richieste in merito ai requisiti patrimoniali prudenziali minimi per il 2017, a seguito dei risultati degli Srep 2016.

E qui se non è un colpo di scena poco ci manca: gli uomini di Mario Draghi hanno imposto alla maggiore banca tedesca di mantenere il Core Tier 1 Ratio pari ad almeno il 9,51% su base consolidata, a partire da gennaio 2017, oltre a dover conservare un Tier 1 Capital ratio pari almeno all’11,01% e un Total capital ratio non inferiore al 13,01%.

Finora il Cet1 era stato fissato a non meno del 10,76%, quindi la decisione della Bce di fatto “libera” un 1,25% di capitale e la notizia è doppiamente positiva, dopo che Deutsche Bank ha accettato di pagare una multa di “soli” 7,2 miliardi di dollari (e non 14 miliardi come inizialmente proposto) alle autorità Usa per chiudere ogni pendenza giudiziaria legata alla vendita di mutui legati a titoli derivati collegati ai “subprime”. Come ha infatti subito fatto notare l’istituto tedesco, allo scorso 30 settembre la banca già registrava (nella versione di transizione, o “phase-in”) un Cet1 del 12,58% ovvero a 56 miliardi, un Tier 1 Capital ratio del 14,47% e un Total capital ratio del 16,15%, vale a dire ampiamente sopra i requisiti minimali indicati.

Ma a sorridere non sono solo i top manager dell’istituto di Francoforte, che ora possono tornare a distribuire dividendi ai soci: anche il fondo sovrano Qatar Investment Authority, socio di riferimento della banca con una partecipazione del 10%, vede infatti venir meno il rischio di un nuovo pesante aumento di capitale a cui gli Emiri di Doha, secondo i rumors circolati nei mesi scorsi, avrebbero aderito addirittura aumentando la propria partecipazione ora circa intorno al 10%. Salendo a oltre il 20%, per dimostrare la fiducia nell'attuale management. Un messaggio da mandare al mercato che secondo i ricchi investitori del Golfo stava sottovalutando l'asset.

Deutsche Bank ha infatti in cassa oltre 5,5 miliardi di euro di accantonamento per oneri legati a contenziosi legali. Trovare meno di 2 miliardi con cui saldare il conto con le autorità Usa non sarà un problema, tanto più che il calo dei requisiti minimi imposti dalla Bce libera altri 4,5-5 miliardi circa.

A conti fatti, salvo qualche azione di liability management, non dovrebbero esservi altre operazioni di finanza straordinaria in vista per l’istituto che potrebbe semmai guardare ad una futura integrazione con Commerzbank a medio termine. Così Qia ottiene di fatto via libera per concentrare le sue attenzioni, come emerso la scorsa settimana da alcune indiscrezioni, sulla ricapitalizzazione di Unicredit: la fiche potrebbe essere quella da un miliardo che non si è voluta gettare sul tavolo di Mps e che potrebbe consentire di arrivare ad una partecipazione tra il 3,5% e il 5% del capitale post-aumento varato da Jean Pierre Mustier.

Se poi Qia volesse superare Capital Research (6,725%) e Aabar (6,501%) allora i miliardi sul tavolo dovrebbero diventare almeno due. Capitali che non dovendo essere dirottati verso Deutsche Bank potrebbero arrivare a Milano con una certa facilità, contribuendo al superamento della crisi del sistema bancario che l’intervento pubblico in Mps sembra aver in qualche modo messo in moto.

Luca Spoldi
Andrea Deugeni

Tags:
deutsche bank bce srep cet1 ratio patrimonio deutsche bankaumento di capitale deutsche bankoperazioni su deutsche bank





in evidenza
Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"

E la hit "Sinceramente" esplode all'estero

Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"


motori
MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.