Bruxelles, 5 mila in piazza per dire: "La Cina non è economia di mercato" - Affaritaliani.it

Affari Europei

Bruxelles, 5 mila in piazza per dire: "La Cina non è economia di mercato"

In 5 mila a Bruxelles hanno manifestato davanti alla sede delle istituzioni dell'Unione Europea per dire “No” allo status di economia di mercato per la Cina. Alla manifestazione hanno preso parte lavoratori di oltre 18 Paesi europei, soprattutto del settore dell'acciaio. "L'Ue tuteli i posti di lavoro e il commercio leale".

I manifestanti hanno incontrato il favore anche di molti eurodeputati italiani. Il Movimento 5 Stelle ha ricevuto al Parlamento europeo una delegazione dei promotori della marcia. All'incontro, con gli eurodeputati David Borrelli, Tiziana Beghin e Laura Agea, erano presenti diversi rappresentanti dell'industria dell'acciaio e di altri settori nevralgici dell'industria europea. "La crisi del settore dell'acciaio portata in piazza a Bruxelles serva da monito a tutti quelli che ancora tentennano o fanno finta di non vedere. Concedere alla Cina lo status di economia di mercato costituirebbe un vero e proprio suicidio economico per l'Europa, perché disarmerebbe unilateralmente le difese commerciali contro la Cina e limiterebbe al massimo la possibilità di imporre dazi antidumping alle aziende cinesi che riducono in modo scorretto i prezzi", dichiarano gli eurodeputati. "Il nostro impegno continua: lo abbiamo ribadito oggi a operai e imprenditori durante la marcia, e anche nell'incontro con i promotori dell'evento. Insieme agli altri eurodeputati italiani dobbiamo continuare a fare pressione sulla Commissione, perché la scelta che bisognerà fare è di natura chiaramente politica", concludono gli eurodeputati del Movimento 5 Stelle.

Pareri favorevoli anche dal Pd. "Oggi a Bruxelles abbiamo partecipato a una manifestazione che ha visto insieme imprese e lavoratori, rappresentanti politici di tutti i Paesi e di tutti gli schieramenti: solo questa eccezionale unità dà, di per sé, il polso della straordinarietà della questione", dichiara Alessia Mosca, europarlamentare PD e responsabile per il Gruppo S&D delle relazioni commerciali con la Cina. "Dal primo momento il nostro gruppo, con la delegazione PD in prima linea, ha lavorato per imporre il tema del riconoscimento dello status di economia di mercato alla Cina nell'agenda politica e mediatica europea: restiamo convinti, infatti, che un dibattito aperto e trasparente sia precondizione indispensabile per questa decisione così importante. Il PD all'Europarlamento mantiene una posizione cristallina: no al riconoscimento automatico, no alla competizione sleale nel nostro mercato".