Germania, bocciata normativa anti Google News dalla Corte dei Conti Ue
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha bocciato la normativa introdotta in Germania nel 2013 per tutelare gli editori di stampa
Copyright: Corte Ue boccia normativa tedesca anti-Google News
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha bocciato la normativa introdotta in Germania nel 2013 per tutelare gli editori di stampa imponendo alle piattaforme come Google News di concordare un indennizzo per il copyright. I giudici di Lussemburgo hanno stabilito che la normativa tedesca che vieta ai motori di ricerca di utilizzare i cosiddetti "snippets" (i brevi estratti degli articoli) senza l'autorizzazione dell'editore non è applicabile in mancanza di previa notifica alla Commissione. Per la Corte, essendo una regola relativa a un servizio della società dell'informazione, la Germania avrebbe dovuto notificarla preventivamente alla Commissione.
Favore della Corte Ue al colosso Usa
Il caso era stato sollevato da VG Media, una società tedesca di gestione dei diritti d'autore che aveva presentato ricorso dinanzi al Landgericht Berlin (il tribunale regionale di Berlino) per risarcimento danni nei confronti di Google per violazione dei diritti connessi al diritto d'autore di vari suoi aderenti. VG Media sostiene che Google abbia utilizzato dal 1 agosto 2013 sul suo motore di ricerca e su Google News degli "snippets" provenienti dai suoi membri, senza versarne il corrispettivo previsto dalla normativa tedesca a tutela degli editori. Il Landgericht Berlin ha chiesto alla Corte Ue se la legge tedesca costituisca una "regola tecnica" ai sensi della direttiva 98/34 sulle norme e regolamentazioni tecniche, che in quanto tale avrebbe dovuto essere notificata alla Commissione per poter essere opposta ai singoli. Con la sua sentenza di oggi, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha risposto affermativamente. Secondo i giudici di Lussemburgo, una normativa come quella introdotta in Germania costituisce una regola relativa ai servizi della societa' dell'informazione e, pertanto, una "regola tecnica" da notificare preventivamente alla Commissione. Per la Corte Ue, una tutela sembra essere stata riconosciuta come necessaria unicamente nei confronti di violazioni sistematiche delle opere degli editori online commesse da prestatori di servizi della societa' dell'informazione.
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