Affari Europei
Referendum, Gualtieri: “Tsipras ha privilegiato l'unità del partito all'Ue”
Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani
Presidente Gualtieri, Tsipras ha dichiarato che l'accordo proposto dall'ex Troika non è accettabile. Lei che cosa ne pensa?
“Quello della Commissione è un testo che tiene ampiamente in considerazione le richieste fatte dal governo greco, a cui se ne sarebbero potute aggiungere altre se Tsipras non avesse fatto un passo indietro dal negoziato”.
Ha fatto bene Tsipras a indire un referendum?
“Credo che non sia questo il punto centrale, fare un referendum è nei poteri dell'esecutivo greco. Quello che francamente trovo incomprensibile è che Tsipars abbia chiesto ai greci di votare no. È singolare perché ha sempre detto di voler mantenere la Grecia all'interno dell'Eurozona, cosa che invece così non avverrebbe”.
Il referendum di domenica è sul piano della Commissione o sulla moneta unica?
“Entrambe le cose. Rifiutare un accordo con Bruxelles significa andare in default e quindi uscire dall'euro, una eventualità che noi dobbiamo cercare di scongiurare”.
C'è ancora spazio per la mediazione?
“La speranza è che Tsipras possa risedersi al tavolo dei negoziati o quantomeno non fare campagna per il no”.
Perché secondo lei Tsipras ha deciso di indire un referendum e non ha invece semplicemente respinto il piano della Commissione?
“Credo che ci sia un problema di tenuta politica del governo. Una parte della sua maggioranza vuole uscire dall'euro e preme per la Grexit. Evidentemente Tsipras ha voluto privilegiare il valore dell'unità del partito scaricando l'onere di decidere sui cittadini”.
L'Unione europea può fare qualcosa per agevolare un accordo o ormai si va spediti verso il referendum?
“Spero che il governo greco accolga i numerosi appelli per tornare a sedersi attorno ad un tavolo. Soprattutto perché non mi sembra che le piccole differenze tra la proposta della Commissione e quella del governo possano giustificare una uscita di Atene dall'euro”.