Affari Europei
Brexit più vicina, su Le Pen e giù Merkel. Cosa cambia in Ue dopo Bruxelles
Su Le Pen, Afd e Salvini. A rischio Merkel e Hollande

Brexit più vicina, stop a Schengen e alla redistribuzione dei migranti. Consensi in aumento per Le Pen in Francia, Afd in Germania e Lega in Italia. Merkel a rischio. Così cambia l'Europa dopo gli attacchi a Bruxelles.
BREXIT PIU' VICINA - Il premier britannico David Cameron ha esortato l'Europa a fare quadrato dopo gli "orrendi" attentati di oggi a Bruxelles. "Mai permetteremo a questi terroristi di vincere" ha ammonito Cameron, che aveva appena presieduto una riunione di emergenza del proprio governo. "Siamo davanti a una minaccia terroristica davvero reale, che coinvolge diversi Paesi europei". Ma la realtà è che questo nuovo attacco terroristico all'Europa minaccia di rendere più concreto lo spettro della Brexit. Molti britannici sono convinti che la permanenza nell'Unione Europea esponga la Gran Bretagna a maggiori rischi di possibili attentati. Una posizione espressa, tra l'altro, da esponenti dello stesso governo Cameron. "Se la Gran Bretagna resta all'interno dell'Ue aumenteranno per il Paese i rischi di un attacco terroristico in stile Parigi". aveva detto qualche giorno fa Iain Duncan Smith, ministro del Lavoro fra i sostenitori della Brexit all'interno del governo Cameron, aggiungendo che l'accordo del premier con Bruxelles non permette di ridurre l'immigrazione.
STOP A SCHENGEN E REDISTRIBUZIONE DEI MIGRANTI - Un'altra diretta conseguenza degli attentati a Bruxlles sono le pressioni e le critiche al sistema di accoglienza del continente. In particolare di Lega Nord e partiti euroscettici europei. "Siamo sconvolti, affranti per le vite spezzate dall'odio islamista. Noi non stiamo rispondendo, le istituzioni europee sono molli, fragili, inermi e continuano a voltare la testa e a permettere massacri. E' ora di reagire, di chiudere frontiere, moschee, luoghi di culto e d'aggregazione islamica. Gli attentati nel cuore d'Europa hanno una matrice che tutti conosciamo. Ci hanno dichiarato guerra, rispondiamo", hanno dichiarato i presidenti dei gruppi parlamentari della Lega Nord Gian Marco Centinaio e Massimiliano Fedriga. Ancora più battaglieri i britannici dell'Ukip. Il portavoce del partito guidato da Nigel Farage ha attaccato duramente e direttamente l'Ue: "E' ora di finirla con questa politica di accoglienza. E' venuto il momento di dire basta a Schengen e alla libera circolazione. I controlli scarni e Schengen aumentano i rischi di attentato". E ora la pressione sul trattato si fa sempre più forte. Ovviamente, non potrà fare altro che aumentare l'ostilità verso i migranti e verso il programma di redistribuzione voluto dalla Commissione Europea. Il fronte dei Paesi dell'Est si compatterà ancora di più verso il no e le tensioni su questo punto non potranno fare altro che aumentare.
SU GLI EUROSCETTICI. MERKEL A RISCHIO - Come accaduto dopo Parigi, i nuovi attentati daranno fiato a movimento e partiti euroscettici e populisti in tutta Europa. Lo abbiamo visto negli scorsi mesi. Dove si è andati alle urne hanno vinto quasi sempre le destre populiste. Pensiamo alla Polonia, alla Slovacchia o alla Finlandia. Prenderà dunque sempre più forza la candidatura di Marine Le Pen per l'Eliseo, corsa nella quale François Hollande ora troverà ancora più ostacoli. Anche la Lega di Salvini potrà continuare a puntare sulla retorica anti migranti. Ma anche la poltrona di Angela Merkel diventa sempre meno stabile. Lo hanno dimostrato le elezioni locali di qualche settimana fa, dove ha trionfato l'Afd di Frauke Petry. E in Germania il clima anti migranti si fa sempre più forti. La politica di accoglienza della cancelliera è finita nel mirino di molti come dimostra il pieno di voti della destra xenofoba. Questi nuovi attentati potrebbero rappresentare il colpo decisivo al regno della Merkel.
INTELLIGENCE EUROPEA E POLIZIA DI FRONTIERA - Sotto il profilo della sicurezza, questo nuovo attacco potrebbe finalmente convincere i vari Stati Ue a dare vita a una vera e propria intelligence europea. "Tanto dolore, un attacco all'Europa. Sono urgenti strumenti comuni: procura europea, cooperazione giudiziaria, intelligence comune" ha subito scritto su Twitter il ministro della Giustizia italiano, Andrea Orlando. C'è poi chi rilancia l'idea di un'antiterrorismo europea. Sicuramente avrà un'accelerazione il piano delle guardie di frontiera Ue. E' inutile far finta di nulla: l'Europa è sotto attacco.