Ue, la pagella allontana il voto. Bruxelles tifa per Gentiloni. Ecco perché - Affaritaliani.it

Affari Europei

Ue, la pagella allontana il voto. Bruxelles tifa per Gentiloni. Ecco perché

La pagella dell'Ue intimorisce l'Italia. E Bruxelles prova ad allontanare il voto anticipato

La pagella dell'Ue mette timore all'Italia e allo stesso modo suggerisce una strada: niente voto anticipato e governo Gentiloni fino al 2018 per completare la strada delle riforme richiesta da Bruxelles. Un suggerimento criticato dall'opposizione, in particolare dalla Lega Nord. Il motivo è chiaro: secondo Bruxelles le elezioni anticipate metterebbero a rischio i conti pubblici italiani.

Ue, Moscovici: "L'incertezza politica Italia ha un nome, populismo"

L'incertezza politica che pesa sulle prospettive di crescita dell'Italia ha "un nome molto chiaro: il populismo anti-europeo", ha spiegato il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, presentando le previsioni economiche d'inverno. Più ancora delle elezioni anticipate, è la prospettiva, in Italia e nei paesi dove le elezioni sono gia' fissate per quest'anno, di una vittoria dei partiti che chiedono di uscire dall'euro a preoccupare la Commissione. Moscovici ha puntato il dito contro "la volontà politica, pericolosa ovunque si trovi, in Italia ma anche in Francia, di voler uscire dall'euro e dall'Europa". Secondo il commissario, l'uscita dalla moneta unica provocherebbe "l'impoverimento delle economie, il ritorno all'inflazione penalizzando le classi popolari, l'esplosione dei tassi di interesse e del debito". Moscovici ha ricordato che la Commissione ha "il dovere di neutralita" nelle campagne elettorali nazionali, ma ha promesso di continuare ad impegnarsi "contro il populismo e l'assurdità della battaglia anti-europea e anti-euro".

Il governo: "Ue ci elogia sui fondi, allarme infondato"

"Stupisce che il Presidente della Corte dei Conti abbia lanciato un allarme su un presunto rischio di dispersione dei fondi Ue. L'allarme e' del tutto infondato". Così il Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti interviene sulle affermazioni fatte stamani da Arturo Martucci di Scarfizzi nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2017. "Il caricamento dei dati nella banca dati del Mef ormai pressoché completato- sostiene De Vincenti - fornisce una spesa sostenuta pari al 103,8% e le certificazioni in corso, che secondo le regole europee andranno completate entro il 31 marzo prossimo, sono già al 97,78%, rilevazione al 31 dicembre 2016. Evidentemente, e spiace constatarlo - conclude il Ministro - il Presidente della Corte dei Conti ha basato la sua analisi su dati vecchi".

Lega Nord: "Dall'Ue prepotenza e ingerenza sul voto anticipato"

"Si fa sempre più accanita e prepotente l'ingerenza della Commissione Europea nelle vicende nazionali. Se per il Commissario Moscovici gli appuntamenti elettorali del 2017 - in Olanda, Francia, Germania e, speriamo, in Italia - sono fonte di 'incertezze politiche', per noi sono il segno della libera espressione democratica dei cittadini e un'occasione storica di svolta. Questa Europa di nominati si conferma, ancora una volta, allergica alla democrazia", ha detto l'europarlamentare e vicesegretario federale della Lega Nord Lorenzo Fontana. Il Carroccio non è soddisfatto per la chiara preferenza di Bruxelles a che il governo italiano vada avanti fino al 2018.

Bersani snobba l'Ue: "Impegniamoci su banche e migranti, non sui 2 miliardi"

"C'è l'Europa, tutto bene, ma in questi mesi non spendiamo la nostra forza negoziale su due o tre miliardi, ma sulle banche e sull'immigrazione". Lo ha detto Pierluigi Bersani alla direzione del Pd, esprimendo la posizione della minoranza che prende le distanze da Bruxelles e cerca di mettere all'angolo la maggioranza del partito costituita da Renzi e dal premier Gentiloni.

L'economista Piga: "Bruxelles pensa solo al deficit, così l'Europa muore"

La commissione Ue si preoccupa solo della riduzione del rapporto deficit-Pil, mentre in Europa "la gente soffre" e il populismo dilaga minacciando la sopravvivenza dell'euro e dell'Unione. Lo sostiene l'economista Gustavo Piga dopo le previsioni economiche d'inverno diffuse da Bruxelles. È urgente un cambio di rotta, afferma il professore di economia politica all'università Tor Vergata, "per fare in modo che l'Europa sopravviva bene e non muoia, perchè adesso è anemica". Ed è necessario agire subito, "prima che il cambiamento radicale arrivi con la signora Marine Le Pen". Nelle stime della commissione europea il Pil italiano dovrebbe crescere dello 0,9% nel 2017 e dell'1,1% nel 2018. "Continua - sottolinea Piga - la tendenza della commissione a sovrastimare la crescita dell'Italia, perchè c'è una sovrastima degli investimenti privati: il modello di Bruxelles non riesce a capire quello che sta succedendo nell'economia italiana". Con il Fiscal compact, infatti, nel 2018-2019 "il governo dovrà aumentare le tasse e le aliquote Iva per incassare 20 miliardi all'anno. Quale imprenditore sarebbe interessato a investire in un paese in cui si prepara un forte inasprimento fiscale?". "Anche l'inflazione è trainata solo dai beni energetici", spiega lo studioso, nominato qualche giorno fa nel comitato scientifico dell'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb). Perchè "la domanda non c'è e infatti nel 2017 la disoccupazione tende a crescere: sono sempre i più deboli che continuano a soffrire. L'impatto politico di questo contesto sociale sarà forte, viste le spinte anti-europeiste: il riassunto è esplosivo". E mentre cresce questa "minoranza disperata", per Bruxelles "l'unica cosa che importa è che il governo quest'anno faccia scendere il deficit al 2,2%".