Gli esponenti di Italia Viva al Twiga? Inopportuno

Un politico dovrebbe seguire i principi di moderazione e riservatezza

Di Ernesto Vergani
Il Twiga di Marina di Pietrasanta.
Lo sguardo libero

La ricchezza stride con le radici giudaico-cristiane dell’Europa

Matteo Renzi a chi gli chiede di Maria Elena Boschi, Francesco Bonifazi e Luciano Nobili alla cena con Daniela Santanchè al Twiga, risponde “Ognuno fa quello che vuole”.  Certamente tra il meglio della democrazia ci sono la libertà e il merito, per cui ciascuno può fare quello che vuole e andare dove vuole.

Per un politico dovrebbe valere il principio di sobrietà. A maggior per coloro che hanno nel proprio dna politico-ideologico movimenti popolari come la Democrazia cristiana e il Pci – Italia Viva nasce dal Pd, che a sua volta univa, tra le altre componenti, ex democristiani ed ex comunisti -. Ferruccio Parri dormiva su una branda in uno stanzino di un palazzo istituzionale, per non gravare sulle casse dello Stato.

Per giunta, come noto, oggi la maggioranza delle persone, quelle che hanno uno stipendio normale, hanno difficoltà a fare la spesa, con l’inflazione dei beni alimentari che a giugno rimane sopra al 10%.

Non si dimentichi che le radici dell’Europa sono giudaico-cristiane. Per il lato che fa capo al Dio di Giacobbe, l’uomo ha il compito di elevarsi sull’animale per diventare simile al Creatore attraverso azioni spirituali  e la ricchezza non è un fatto spirituale (sebbene la caverna magica del mondo luccichi d’oro). Per il cristianesimo è fondamentale il principio dell’amore - e Cristo era povero. Basti pensare all’insegnamento e all’esempio di Francesco d’ Assisi, santo patrono d’Italia.

Una piccola consolazione. A Montecitorio, per fermare l’aumento dei vitalizi dei deputati e degli ex deputati, sia Fratelli d’Italia che i Cinque Stelle hanno presentato degli ordini del giorno.

 

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