Vaccini, Crisanti: "Il 90% è vaccinato, l'obbligo ora è solo un'arma politica"

Il virologo: "Da un punto di vista epidemiologico la misura non serve, ha impatto zero sulla trasmissibilità del virus"

Coronavirus
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Vaccini, Crisanti: "Il governo si sta accanendo sul 10% non vaccinato"

L'emergenza Coronavirus sembra quasi superata, questo ripetono gli scienziati ma c'è chi si spinge anche oltre. Si tratta del virologo Andrea Crisanti, molto duro contro le decisioni prese dal governo per combattere il ceppo sudafricano del virus. "Sta passando - spiega Crisanti al Fatto Quotidiano - la buriana della variante Omicron, la cui caratteristica è che i vaccinati si infettano e trasmettono con i numeri pazzeschi che abbiamo visto. La mia impressione, guardando anche ai dati dell’Inghilterra, è che stiamo raggiungendo una situazione di equilibrio ma a livelli piuttosto elevati. Se c’è un momento per liberalizzare è fra due-tre settimane, nel momento di massima protezione della popolazione. O lo fai adesso o non lo fai più".

"Dal punto di vista della trasmissione del virus - prosegue Crisanti al Fatto - la decisione dell'obbligo vaccinale ha impatto zero, non serve. Può avere un impatto sulle terapie intensive, sopra i 50 anni possono ammalarsi anche in modo grave. In una situazione come quella di prima l’obbligo era corretto. Ma se hai superato il 90% hai raggiunto l’obiettivo. Ora è diventato più un problema politico che epidemiologico. L’azione politica deve avere un obiettivo di sanità pubblica. È inutile accanirsi contro l’altro 10% se i dati dicono che il 90% basta".

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