Femminicidio Rovereto, bufera sulla pm. Csm ad Affari: "Valuteremo sanzioni"

Affaritaliani.it ha dialogato con l'avvocata e membro laico del Csm Claudia Eccher, responsabile dell'iniziativa contro Viviana Del Tedesco

di Eleonora Perego
da sinistra a destra: la giudice  Viviana Del Tedesco, il killer di rovereto e Iris Setti. Nel cerchio l'avvocato Claudia Eccher
Cronache

Rovereto, la consigliera Eccher (Csm) ad Affari: "Le parole della Pm? Gravemente inopportune. Giusto approfondire per eventuali sanzioni"

È tutt’altro che conclusa la vicenda dell'omicidio di Rovereto, l'agguato dei giorni scorsi costato la vita a Iris Setti, una pensionata di 61 anni. Uccisa a botte e sassate da Nweke Chukwuka, nigeriano senza fissa dimora. Il Consiglio Superiore della Magistratura, infatti, aprirà una pratica sulla procuratrice di Rovereto Viviana Del Tedesco. Nel mirino non solo la conduzione delle indagini da parte di quest’ultima, ma anche quanto detto ai giornali, in particolare in un’intervista a La Verità: Del Tedesco ha infatti dichiarato che non c’erano motivi per espellere Nweke, e anche altro: “È un uomo che è fisicamente spettacolare. Quello lì doveva andare alle Olimpiadi”. Del Tedesco ha anche sostenuto che dell’uomo avrebbero dovuto prendersi cura le sorelle, che l’hanno denunciato in più occasioni.

E che “aveva una puntualità nel firmare che se gli studenti di oggi fossero così puntuali a scuola saremmo a cavallo”. Sotto la lente, poi, non c’è soltanto il caso Setti. Anche riguardo Mara Fait, uccisa dal vicino a colpi d’accetta, c’è una contestazione. Alla donna era stato infatti negato il “codice rosso” nonostante avesse segnalato l’uomo in più occasioni. La richiesta, scrive il quotidiano, sarebbe stata archiviata in sette giorni con questa motivazione: “Che le persone non vadano d’accordo è un discorso, che poi si arrivi a un omicidio è un altro”.

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Luci e ombre, insomma, che ora saranno affrontate grazie all’iniziativa dell’avvocata trentina e membro laico del Csm Claudia Eccher, che insieme alla consigliera Isabella Bertolini hanno appunto chiesto di aprire due pratiche al Comitato di presidenza. Affaritaliani.it ha dialogato proprio con Eccher, per capire se ci saranno e quali potrebbero essere le conseguenze per la procuratrice di Rovereto.

“Mi sono sentita moralmente ed eticamente di attivare questa iniziativa, che è prerogativa di tutti i membri del Csm – spiega l’avvocata – Una volta terminata la sospensione feriale, presenterò queste due pratiche al Comitato, che dopo l’autorizzazione verranno affidate a una commissione competente per la valutazione”. Incardinate le pratiche, aggiunge Eccher ad Affari, “come membro del Csm potrò assistere al lavoro della commissione, per cui seguirò e curerò personalmente questi casi insieme alla consigliera Isabella Bertolini”. Ma come mai sollevare un simile “vespaio” di fronte a delle dichiarazioni? “Sono stata particolarmente colpita da questi reati successi a Rovereto, di qui mi sono sentita di prendere in massima considerazione due situazioni che evidentemente presentano grossi profili di criticità, almeno ictu oculi. È giusto approfondire e fare chiarezza sulle ragioni per le quali si è arrivati a situazioni di questo tipo.

L’unica cosa che mi preme è cercare di restituire alle famiglie delle due povere vittime almeno la verità”. E ancora: “Non voglio puntare il dito contro nessuno, quello che so è quello che ho letto sui giornali e non ho letto i fascicoli. Rispetto il lavoro di tutti ma bisogna approfondire, in modo concreto e fermo. Anche perché simili delitti nel 2023 non devono succedere”

Dall’iniziativa di Eccher e Bertolini seguiranno, molto probabilmente, degli “approfondimenti istruttori, e l’iter potrebbe portare, se ci fossero degli indicatori significativi, anche all’apertura di procedimenti disciplinari contro chi è stato inerte o non abbia attivato tutte le cautele del caso”. Le possibili sanzioni? Le prevede un Codice, e vanno da quelle più blande – l’ammonimento e la censura – a quella più grave – la rimozione – passando per la perdita dell’anzianità, l’incapacità temporanea di esercitare un incarico, la sospensione dalle funzioni.

Sulla possibilità che esse vengano effettivamente irrogate Eccher non ha dubbi: “Ognuno è responsabile delle proprie azioni e delle proprie dichiarazioni. Contro chi dice che il nostro è un ‘sistema conservativo’ dico che si tratta solo di polemica politica. E io lascio la politica a chi lo fa di mestiere”.

Un dato è certo, conclude l’avvocata e consigliera laica: “Senza entrare nel merito ritengo che se queste dichiarazioni corrispondono al pensiero di questo Pm, esse sono gravemente inopportune”.

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